ENTI LOCALI

Trappeto, contenziosi canoni idrici: Comune affida maxi incarico legale, casi vecchi anche di 30 anni

Il Comune tenta di sgravare i suoi residui attivi, vale a dire quella parte di crediti mai riscossi. Ci comincia da chi non ha pagato negli anni le bollette dell’acqua e sono in tanti, ovviamente in proporzione ad un territorio di appena 3 mila anime. Qui anche le centinaia di euro posso avere un peso specifico in un bilancio, figurarsi quando si tratta di migliaia di euro.

Ecco perchè l’amministrazione comunale ha deciso di avviare un braccio di ferro per recuperare le somme sino ad oggi non riscosse e ridare linfa ad un bilancio asfittico reso tale non solo dai mancati introiti ma anche dai costanti tagli ai trasferimenti di Stato e Regione. Il Settore Affari generali dell’ente, ovviamente su input del governo cittadino guidato dal sindaco Santo Cosentino, ha deciso di affidare un maxi incarico legale all’avvocato Saverio Lo Monaco che dovrà presentare atti di citazione per i ruoli pregressi non riscossi relativi all’acquedotto comunale.

In tutto parliamo di un mancato introito negli anni di 16 mila euro che non è per nulla ininfluente se pensiamo che l’intero ammontare dei residui attivi a Trappeto si aggira attorno ai 3 milioni e mezzo di euro. Quindi questa somma è lo 0,5 per cento dell’intera manovra. La cosa più curiosa è che questi ruoli addirittura si trascinano da un trentennio: la fattura idrica più vecchia non pagata risale addirittura al lontano 1990, quella più recente è del 2017.

Il record per la pendenza più sostanziosa spetta ad un contribuente che da solo deve dare ben 7 mila e 500 euro mai corrisposti al municipio; la cifra più bassa invece è di 117 euro. Il tutto è partito da una delibera di giunta con la quale si raccoglieva l’allarme lanciato dal responsabile del Settore Economico-finanziario il quale aveva evidenziato questi mancati introiti e il fatto che i contribuenti contestavano le fatture per il consumo idrico che erano state impugnate dai singoli contribuenti.

A sua volta la giunta ha demandato al Responsabile del Settore Affari generali il conferimento dell’incarico ad un avvocato per difendere le ragioni del Comune presso gli organi giudiziali per gli atti di citazione arrivati sul tavolo del municipio.
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