Lavoro

Partinico, oggi il 63° anniversario dello “sciopero alla rovescia”: una targa in memoria

Scoperta questa mattina su iniziativa della Cgil la targa che ricorda lo “sciopero alla rovescia” a 63 anni esatti da quella clamorosa protesta che portò Partinico alla ribalta di tutta Italia per la sua disobbedienza civile. Ad essere riportati nella targa i nomi di chi partecipò e fu arrestato in quella storica giornata: Danilo Dolci, Ciccio Abate, Domenico Macaluso, Ignazio Speciale, Turiddu Termine e Carlo Zanini.

La posa dell’incisione da dove partì quella marcia, nella “Trazzera Vecchia” sul ponte che sovrasta il fiume Margi in via Vecchia di Valguarnera. Accanto alla Cgil in questa commemorazione la Uil-sindacato dei Cittadini, l’Osservatorio sviluppo e legalità “Giuseppe La Franca”, il comitato Invaso Poma e l’Accademia della cultura-teatro “Lucia Giani” di Partinico.

Ad essere intervenuti all’evento anche Rifondazione Comunista, il movimento Cambiamo Partinico, una rappresentanza del consiglio (assente invece in toto l’amministrazione comunale) e diversi parenti dei dirigenti sindacali che allora organizzarono la protesta. “A tutti loro – si legge nella targa – va il nostro riconoscimento e li ricordiamo come esempio di lotta per il lavoro, lo sviluppo e migliorare le condizioni di lavoro e di vita della collettività di Partinico”.

Alla base di questa iniziativa di 63 anni fa l’obiettivo di rendere transitabile una strada in disuso, la Trazzera Vecchia. Il tutto si concretizzò con una protesta lavorando, per dare una risposta ai tanti disoccupati e promuovere così l’occupazione e lo sviluppo del territorio. A partecipare in maggioranza degli operai edili che furono proprio reclutati per rimettere in sesto una strada comunale in stato di abbandono.

Cantiere che, essendo di fatto “abusivo”, fu fermato dalla polizia e culminò con alcuni arresti. Intanto il consigliere comunale Emiliano Puleo proprio ieri ha presentato una mozione d’indirizzo per l’avvio del procedimento di dichiarazione dell’interesse culturale dell’immobile in via Iannello che fu dimora di Danilo Dolci e luogo delle sue innumerevoli battaglie.
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