Castellammare del Golfo, pochi pediatri e le famiglie insorgono: al via una petizione

Una petizione con oltre un centinaio di firme per chiedere più pediatri a Castellammare del Golfo. Ce ne sono appena due, e oltretutto a turno uno di loro è chiamato a coprire anche Calatafimi: motivo per cui si sta vivendo una situazione di enorme disagio da un pò di tempo a questa parte per le tantissime famiglie che hanno al loro interno bambini in età pediatrica.

A conferma che la situazione è divenuta esplosiva il fatto che entrambi i pediatri in servizio a Castellammare hanno già raggiunto il numero massimo di pazienti a proprio carico, segno che effettivamente sono insufficienti a soddisfare un bacino di circa 15 mila abitanti. Con una città che mediamente ogni anno, sulla base dei dati Istat, supera abbondantemente le 100 nascite il problema si sta trasformando in emergenza.

La petizione è stata corredata per l’esattezza da 109 firme ed è stata inviata alla Regione, all’Asp di Trapani e al Comune per chiedere, ognuno per le proprie competenze, di risolvere la carenza di pediatri del sistema sanitario nazionale presenti di Castellammare. “Vi è – si legge nella petizione – una grave carenza del numero dei pediatri presenti sul territorio castellammarese. I due pediatri presenti devono dividersi su due ambiti territoriali, Castellammare del Golfo e Calatafimi, e pertanto non sono presenti con un numero di ore congruo.

Quando uno dei due è assente ne rimane in servizio solo uno e, di conseguenza, tale situazione crea un disagio ancor più grave per le famiglie che sono costrette ad attendere anche diversi giorni per poter prenotare una visita con il pediatra, con grave disservizio per i piccoli pazienti costretti a recarsi da professionisti privati e con notevole aggravio di costi per le famiglie”.

“Ovviamente noi come Comune non abbiamo alcuna competenza in materia – afferma il sindaco Nicola Rizzo – ma mi attiverò sin da subito per capire i disagi della popolazione, provando a interloquire con l’Asp di Trapani per vedere come risolvere la problematica”. Situazione sostanzialmente identica a quella che si sta vivendo nella vicina Calatafimi dove addirittura il pediatra del sistema sanitario nazionale non è nemmeno presente tutti i giorni.

Recentemente qualcosa si è mosso con l’Asp che ha potenziato le visite ambulatoriali di pediatria individuando un secondo medico da utilizzare per il paese che ne era rimasto sprovvisto. In questo modo si è riuscito a coprire un’intera mattinata ed un’altra mezza, e parzialmente un pomeriggio, mentre prima dell’individuazione di questo secondo medico era possibile poter fruire del servizio solo per metà mattinata in due turni diurni a settimana.

I giorni settimanali sono saliti da due a tre con un ambulatorio che è attivo anche per più ore. Nonostante ciò anche qui i disagi continuano a farsi sentire.
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