CRONACA

Castellammare del Golfo, ristrutturazione Torre Bennistra: sequestro documenti al Comune

Si accendono i fari della giustizia attorno ai lavori legati a Torre Bennistra di Castellammare del Golfo. L’indagine è ancora coperta dal segreto istruttorio e dunque filtrano pochissime indiscrezioni. L’unica certezza è che i carabinieri della Compagnia di Alcamo hanno sequestrato all’ufficio Tecnico del Comune i faldoni inerenti la documentazione che ha portato al restauro del bene monumentale i cui lavori si sono conclusi nel 2016.

Pare che siano state rilevate irregolarità legate agli interventi effettuati in particolare per ciò che riguarda la strada di accesso. Gli inquirenti stanno quindi seguendo un filone che porta dritti a presunti abusi. E a rispuntare è la figura dell’ex dirigente dei Lavori pubblici, Simone Cusumano, che ha seguito i lavori passo passo essendo stato anche il responsabile unico del procedimento per conto del municipio.

Il recupero della torre di avvistamento venne finanziato nel 2012, con 805 mila euro, dall’assessorato regionale delle Risorse Agricole ed Alimentari per lo “sviluppo e rinnovamento dei villaggi” all’allora amministrazione del sindaco Marzio Bresciani. Torre Bennistra faceva parte di un sistema di comunicazione delle torri di avvistamento, di cui è una delle poche superstiti nel territorio. Parliamo di un sito costruito nel XV secolo su un cocuzzolo a sud del baglio ad una altitudine di 202 metri sul livello del mare e quindi si tratta di un sito tutelato paesaggisticamente.

Il tratto di strada interessato dagli interventi ha avuto una larghezza non superiore a 2,50 metri e che alla fine dei lavori è stata ridotta a 1,50 metri con il ripristino dello stato dei luoghi. Interventi che evidentemente non sarebbero stati appieno rispettati, o almeno questo è quanto trapela dagli ambienti investigativi. Cusumano è attualmente ancora in regime di arresti domiciliari perchè finito al centro dell’operazione “Palude” della guardia di finanza in cui è finito anche l’ex capo del genio civile di Trapani Giuseppe Pirrello.

L’alto burocrate, 63 anni, dirigente storico del Comune castellammarese, venne sospeso in seguito a questi guai giudiziari. Sarebbe emerso il suo ruolo, sulla base delle accuse, nell’agevolare due imprenditori della città in cambio di favori di tipo economico. Cusumano, sulla base dei riscontri delle fiamme gialle, avrebbe favorito i due imprenditori attraverso l’assegnazione di appalti pubblici e l’affidamento diretto di lavori pubblici in somma urgenza, in violazione della normativa in materia.
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