Trappeto, nuovo depuratore ancora al palo: appalto affidato ma c’è bisogno di altri soldi

In procedura d’infrazione dal 2009 per la mancata depurazione delle acque reflue, con un appalto assegnato oramai più di un anno fa. E’ il paradosso che si consuma a Trappeto attorno all’adeguamento del depuratore esistente: un investimento da circa 2 milioni di euro che rimane di fatto congelato nelle casse della Regione.

A stoppare tutto Amap, la società che gestisce la rete idrica e fognaria in paese, e la Regione che hanno chiesto integrazioni rispetto al progetto originario. In pratica la società partecipata si è accorta che servono interventi tecnici migliorativi, fra i quali anche la necessità di attutire l’emanazione dei cattivi odori provenienti dall’impianto e che sono stati motivo di lamentele dei residenti della zona; il dipartimento regionale Acque e Rifiuti ha chiesto il rispetto di parametri più stringenti rispetto a quelli utilizzati.

Risultato? Un aumento dei costi rispetto al progetto originario di 203 mila euro. Il progettista, sulla base di tali indicazioni arrivate in una delle ultime conferenze di servizio, ha predisposto un’integrazione ai lavori programmati originariamente e assegnati. Problemi che comunque sembrerebbero verso la via della risoluzione:

“Non si può procedere all’avvio dei lavori – afferma il sindaco Santo Cosentino (nella foto) – fino a quando non si ha la disponibilità di tali ulteriori risorse finanziarie, che comunque ad oggi sono quasi integralmente disponibili”. Circa 35 mila euro sarebbero reperite all’interno delle somme a disposizione del Comune; altri 40 mila verranno messi a disposizione dall’Amap che si dovrebbe fare carico dell’acquisto dei dispositivi necessari, mentre la rimanente somma di circa 130 mila euro è stata richiesta alla Regione attingendo alle economie dell’Apq.

“Non appena acquisita la disponibilità degli ulteriori fondi da parte della Regione – aggiunge il primo cittadino – si procederà all’approvazione amministrativa del progetto ed alla consegna dei lavori”. L’appalto è stato già assegnato dall’Urega, stazione appaltante della Regione, all’Ati impresa capogruppo mandataria Calgeco srl ed impresa mandante Tecno Sud con sede in Brucoli, che si è aggiudicata i lavori con il ribasso del 37,9387 per cento.

L’impianto di trattamento dei reflui esistente non è idoneo a garantire una piena efficienza nel periodo estivo quando le presenze in paese triplicano. Il nuovo depuratore sarà in grado di smaltire reflui per 12-15 mila abitanti.
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