CRONACA

Partinico, Riscossione Sicilia….non riscuote. Comune vince 42 cause e chiede il conto

Ben 42 cause già vinte al giudice di pace. L’inerzia nel recupero forzoso di tributi e multe dei vigili urbani la dovrà pagare in prima persona Riscossione Sicilia, la società incaricata di gestire la riscossione dei tributi e delle altre entrate nel territorio siciliano e con cui il Comune di Partinico aveva a suo tempo fatto una convenzione.

Le sezione distaccata del tribunale civile partinicese ha infatti dato ragione al Comune nei vari contenziosi che si sono instaurati negli anni per alcune delle somme che Riscossione Sicilia avrebbe dovuto recuperare ma che ha fatto finire in prescrizione perchè sono stati superati i termini legali.

La società è stata condannata a rifondere al Comune all’incirca 20 mila euro tra tasse e verbali elevati dai caschi bianchi per cui l’ufficio Tributi aveva dato incarico proprio a Riscossione Sicilia di effettuare il recupero forzoso. Cosa che la società però non ha fatto, facendo cadere in prescrizione diverse di queste pratiche, per la felicità degli evasori e lasciando al contempo all’asciutto le casse del municipio che da anni versano in un grave stato di rosso cronico, tanto che nell’ottobre scorso è stato dichiarato il dissesto finanziario.

L’ufficio legale del Comune ha cominciato a rivalersi contro Riscossione Sicilia e dal 2012 al 2019 ha collezionato la bellezza di ben 42 cause vinte al giudice di pace il quale si è sempre espresso allo stesso modo: la società non ha fatto il suo dovere e per questo deve prendersene le responsabilità, condannandola a pagare non solo le somme delle cartelle non riscosse ma anche le spese di ciascun giudizio. Nel frattempo però il Comune ha cominciato a diffidare Riscossione Sicilia, chiedendo di avere le somme per cui è stata condannata nei vari contenziosi che si sono consumati tra il 2012 e quest’anno.

Di risposte però dalla società ad oggi non ne sono arrivate: “La società, con specifici atti di diffida e costituzione in mora rimasti a tutt’oggi privi di riscontro, – scrivono le funzionarie del Settore Affari generali del Comune di Partinico, l’avvocato Anita Scalia e Concetta Concone – è stata invitata al pagamento di quanto statuito dalle sentenze”. Proprio sulla base di questo prolungato “silenzio” il municipio ha deciso di passare alle vie di fatto: con propria delibera la giunta guidata dal sindaco Maurizio De Luca ha deciso di procedere al “recupero coattivo dei crediti a tutela degli interessi dell’ente”.

Da qui è stato dato incarico all’avvocato Paolo Barranca, legale interno del Comune, di attivare le procedure esecutive conferendo allo stesso procura “ad lites”. “Si avviano le procedure per il recupero coattivo dei crediti vantati dall’amministrazione comunale nei confronti della Riscossione Sicilia spa – viene specificato nella delibera di giunta approvata – in virtù delle sentenze del giudice di pace di Partinico di condanna della società al pagamento in favore di questo Ente delle spese processuali relative a ciascun giudizio, nonchè alla refusione delle somme dichiarate prescritte in ogni singola sentenza e di spettanza del Comune di Partinico”.
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