AMBIENTE

Partinico, delocalizzazione distilleria Bertolino: da Balestrate al via una mobilitazione

La recente approvazione della seconda e ultima variante al piano regolatore generale di Partinico che permette la delocalizzazione della distilleria Bertolino dall’attuale sito di viale dei Platani in contrada Bosco-Sant’Anna genera preoccupazione nella vicina Balestrate.

Il movimento “Balestrate partecipata” preannuncia una mobilitazione per protestare contro lo spostamento dell’industria che in linea d’aria si avvicina al paese marinaro:

“Nel sito individuato – si legge in una nota del movimento politico – insistono peraltro diverse attività sia agricole che turistico-alberghiere. Avvieremo nei prossimi giorni ogni iniziativa utile per costruire un movimento ampio di cittadini che possa autorevolmente interloquire con Stato, Regione ed Enti locali al fine di coniugare sviluppo industriale, rispetto dell’ambiente e della salute pubblica”.

DI SEGUITO IL COMUNICATO INTEGRALE

La conclusione del Consiglio Comunale di Partinico, che ha dato il via libera definitivo alla dislocazione della distilleria Bertolino dal centro cittadino, non risolve i problemi legati ad un sito industriale che già nel corso di questi anni ha prodotto notevoli danni sotto il profilo ambientale. L’esalazione di fumi e i rischi di inquinamento ambientale restano inalterati e solo trasferiti in altro sito che, oltre ad interessare comunque lo stesso territorio di Partinico, finisce con il coinvolgere più da vicino i territori di Balestrate ed Alcamo estendendo quindi la sua presenza in un area assai più vasta che ricade sull’intero Golfo di Castellammare interessando anche un’altro fiume nei pressi, oltre il Nocella lo Jato. Nel sito individuato insistono peraltro diverse attività sia agricole che turistico-alberghiere, in cui tanti imprenditori hanno investito considerando questa zona di territorio come una delle tante aree di pregio che insistono sul nostro territorio. Riteniamo pertanto che la scelta di un sito dove allocare un impianto industriale altamente inquinante, come provato nel corso di tanti anni, non possa prescindere dal coinvolgimento dei cittadini e delle amministrazioni comunali che insistono sul Golfo di Castellammare. Non bastano generiche dichiarazioni di contrasto alla ridislocazione del sito industriale- come abbiamo ascoltato in questi giorni- a sedare la nostra contrarietà e dei tanti cittadini che manifestano forti preoccupazioni per una scelta che rischia di mettere in ginocchio l’economia dell’intera area Golfo. Avvieremo nei prossimi giorni ogni iniziativa utile per costruire un movimento ampio di cittadini che possa autorevolmente interloquire con Stato, Regione ed Enti locali al fine di coniugare sviluppo industriale rispetto dell’ambiente e della salute pubblica. Come del resto le recenti manifestazioni per l’ambiente svoltesi nei giorni scorsi- che hanno coinvolto milioni di persone in tutto il mondo ci hanno dimostrato-non c’è più tempo da perdere. Non c’è più tempo.

 

 
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