POLITICA

Partinico, i brandelli di Forza Italia resuscitano: ora è “guerra” per l’assessorato lasciato dalla Pennino

Quel che resta di Forza Italia a Partinico si accinge ad andare in ordine sparso all’ennesima “guerra” interna per aspirare ad un posto in giunta. L’addio di Rosi Pennino, che sabato scorso ha lasciato l’incarico di assessore ai Servizi sociali per ragioni estranee alla politica, è destinato a riaprire l’ennesima “faida” forzista tra quei pochi, oramai, fedelissimi rimasti al capezzale dei berlusconiani dopo i fasti di fine anni ’90 e dei primi del terzo millennio.

“Radio piazza” dice che sarebbero almeno in quattro i papabili aspiranti, tutti o quasi esponenti storici: dall’attuale coordinatore cittadino Vito D’Amico, simbolo del crollo del partito alle ultime amministrative dove ha più che triplicato la riduzione delle preferenze personali arrivate appena a 70, allo storico già assessore e consigliere Totò Rizzo Puleo, il più votato della lista che però non ha superato neanche lo sbarramento al 5 per certo; ed ancora pare essere tornato alla carica Meruccio Polizzi, già assessore per appena un mese in questa legislatura salvo poi doversi dimettere sacrificandosi al capezzale di quell’unità mai raggiunta del partito, e adesso è spuntato anche il nome di Aldo Russo, fedelissimo partinicese proprio dell’assessore dimissionario.

Quattro nomi per quattro distinte anime, segno di un partito ridotto oramai in poltiglia in città. Non a caso a luglio fu proprio chiamata la Pennino, fedelissima dell’attuale presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè e imposta dalla segreteria provincia di Palermo, con l’idea di non scontentare nessuno in attesa di far tornare il sereno. In 9 mesi però di schiarite nel cielo azzurro non se ne sono viste, anzi è diventato ancor più plumbeo.

Il sindaco Maurizio De Luca ha tutta l’intenzione di confermare il posto in giunta a Forza Italia ma avverte: “Io i patti li voglio mantenere – afferma – ma chiedo a Forza Italia di fare in fretta. L’assessorato lasciato dalla Pennino urge di una immediata guida perchè ci sono tante questioni da affrontare. Io ho già avviato i contatti con il partito e io stesso proverò a farli uscire dall’impasse”.

Vito D’Amico non sta vivendo con il partito un gran momento di sintonia ma ad oggi è ancora coordinatore cittadino dei berlusconiani e inevitabilmente si ritrova ad affrontare l’ennesima grana: “Sono sicuro che il sindaco manterrà i patti e confermerà Forza Italia con una rappresentanza in giunta – premette -. Gli scontri interni? Ora ritengo che debba intervenire il coordinamento provinciale e che convochi al più presto la base locale”.

Rizzo Puleo fu fra i più accessi contestatori della nomina della Pennino: all’epoca non nascose il suo dissenso, sostenendo che Forza Italia fosse venuta meno al patto interno di nominare assessore il più votato in lista, che fu proprio lui. Dunque adesso è arrivato il suo momento? D’Amico non conferma affatto e dunque indirettamente dimostra che ancora la “faida” è aperta: “Nessuna scelta precostituita sul nome – precisa il coordinatore forzista -, giusto parlarne assieme e prendere una decisione unitaria”.
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