ENTI LOCALI

Partinico, vincono i consiglieri “voltagabbana”: bocciata ancora la privatizzazione della casa di riposo

Non passa l’esternalizzazione della gestione della casa di riposo “Canonico Cataldo” di Partinico proposta dal governo cittadino. Nove i voti favorevoli, 10 i contrari e 3 le astensioni. Ad astenersi in blocco l’Udc, rappresentata dalla presidente dell’assise Silvana Italiano, e dai consiglieri Salvo D’Angelo e Gianfranco Lo Iacono. Il loro voto si è rivelato decisivo e allo stesso tempo beffardo: infatti parliamo di tre consiglieri che hanno fatto parte dell’iniziale coalizione a sostegno del sindaco Maurizio De Luca prima della rottura che si è consumata nel gennaio scorso.

Un voto marcatamente politico perchè non a caso, quando a dicembre approdò la prima delibera di esternalizzazione che allo stesso modo fu bocciata, tutti e tre votarono favorevolmente per questa procedura di privatizzazione. Il capogruppo dello scudocrociato D’Angelo abbozza una giustificazione: “Già all’epoca avevamo esternato le nostre perplessità. Non avendo chiari gli intendimenti sulle garanzie occupazionali del personale coinvolto, del futuro di una realtà fondamentale per l’intero comune che non può depauperarsi inesorabilmente di servizi che per natura ed importanza, aldilà delle legittime difficoltà economiche, vanno mantenuti su una piattaforma pubblica”.

Ma l’Udc non è stata l’unica a “virare” in questa delicata problematica: lo stesso hanno fatto i consiglieri Alessio Di Trapani e Simona Ganguzza che al contrario ieri sera hanno votato favorevolmente per l’esternalizzazione dopo che a dicembre avevano invece espresso il loro voto contrario. E poi c’è anche Nuccio Latona che se la prima volta si era astenuto ieri invece ha votato favorevolmente. Una pioggia di critiche sono ricadute nel corso del dibattito sul sindaco Maurizio De Luca, accusato di aver abbandonato l’aula ad inizio dei lavori, rimanendo fermo sulla sua posizione della necessità di esternalizzare per far quadrare i conti di un bilancio che, a causa del dissesto finanziario, non si approva oramai dal lontano 2016.

“Il ricatto e la minaccia di chiudere la casa di riposo – ha affermato il consigliere Emiliano Puleo – non hanno fatto breccia anche perché il sindaco è stato smentito, oltre che dai consiglieri di opposizione, anche dagli stessi funzionari del comune. La casa di riposo resta sotto l’amministrazione pubblica. Ad un sindaco senza maggioranza consiliare, senza la fiducia dei sui concittadini, che continua a perseverare, che fugge dal dibattito consiliare lasciando i suoi assessori e i suoi consiglieri in balìa di una debacle annunciata non gli resta altro da fare che rassegnare le dimissioni domani stesso”.

L’uscita dall’aula del primo cittadino ha finito per creare fortissime tensioni, dal consigliere Pietro Rao era stata chiesta la sospensione dei lavori. Si è andati avanti a discutere per ben 5 ore prima di arrivare alla bocciatura dell’atto:

“L’opposizione, che nel frattempo è diventata maggioranza in aula, – ribatte polemicamente il consigliere Toti Comito tra coloro i quali hanno votato sì all’esternalizzazione – poteva emendare la proposta e assumersi la responsabilità di mettere nero su bianco la propria posizione. Ma siccome sanno che le loro pseudo proposte sono impraticabili hanno preferito la via più comoda, ovvero bocciare la proposta. Eppure tra quei banchi siedono proprio gli amministratori del recente passato che hanno depauperato ogni risorsa, che hanno messo in ginocchio il comune, che hanno portato al dissesto finanziario. Oggi, da novelli vergini, sembrano avere la bacchetta magica e sciorinano soluzioni; ieri, al governo della città, hanno distrutto una municipalità, devastato le casse comunali, reso sterile il terreno del dibattito, del confronto e del dialogo che cercano solo a parole ma che in realtà non intendono minimamente aprire alcun confronto”.

Ora cosa accadrà alla casa di riposo? Intanto si andrà avanti con una proroga tecnica, la seconda e ultima possibile, sino al 31 maggio. “Attendo disposizioni dall’amministrazione comunale – ha sottolineato il responsabile del Settore dei Servizi sociali da cui dipende la casa di riposo, Nunzio Lo Grande – per porre in essere gli atti gestionali necessari”.
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