ENTI LOCALI

Partinico, si pensa ad una coalizione allargata per superare la crisi al Comune: nuovo azzeramento?

Una coalizione allargata e, chissà, anche il possibile abbandono all’idea di un vincolo politico e partitico. L’attuale crisi politico-amministrativa di Partinico potrebbe anche portare a risvolti clamorosi da qui a breve. Comunque non prima del prossimo 2 maggio: “Per quella data – afferma il sindaco Maurizio De Luca – illustrerò quale sarà il mio percorso politico nell’ottica di rilanciare l’attività amministrativa a garanzia della città”.

Per il momento il primo cittadino non si sbottona oltre anche perché oggettivamente non può farlo. Il futuro dell’attuale coalizione di centrodestra dipenderà infatti da quale sarà l’effetto del sondaggio che il sindaco farà con  tutti i capigruppo in consiglio comunale. Se ne contano ben 18 e l’intenzione è quella di parlare con tutti, nessuno escluso.

Quindi nessuno steccato politico nel dialogo, si aprirà anche ad esempio al rappresentante di “Partinico città d’Europa”, Emiliano Puleo, espressione della sinistra; e allo stesso modo si proverà a dialogare anche con il Movimento 5 Stelle. In questa prima fase De Luca ha avuto un confronto interno con i suoi alleati,  che si rifanno tutti al centrodestra “puro”: da Forza Italia a Diventerà Bellissima, per arrivare a Fratelli d’Italia.

Il problema è che questa coalizione non ha retto all’onda d’urto di una difficile condizione ereditata che ha portato anche alla dichiarazione di dissesto finanziario nell’ottobre scorso. Difficoltà che ha finito per far sfaldare la corazzata che si era presentata alle scorse elezioni amministrative del giugno 2018, quando addirittura i consiglieri che sostenevano il sindaco neoeletto erano ben 17 su 24. Ora invece alla conta non si va oltre i 9-10 esponenti e la maggioranza è diventata minoranza oramai dal gennaio scorso.

Il percorso che intraprenderà il sindaco, come detto, dipenderà da come si svilupperanno i confronti con i vari rappresentanti politici dell’assise: se si riuscirà a intravedere un’apertura che possa aiutare a ricomporre una maggioranza, allora si potrebbe pensare anche ad abbandonare ogni logica politica di appartenenza e marciare verso un “governo allargato”. E’ quello che oltretutto qualche giorno fa aveva chiesto il consigliere Pietro Rao, ad oggi uno dei più strenui oppositori di De Luca:

“Il sindaco ammetta il fallimento e riparta da zero” aveva dichiarato.  Una sorta di apertura politica anche se non era stata gradita da tutta l’opposizione, tanto da scatenare un putiferio di polemiche. In caso si dovesse manifestare questa ipotesi allora il sindaco dovrà prendere in considerazione l’ennesimo azzeramento di giunta, e addirittura sarebbe il terzo dopo appena 10 mesi.

Attualmente De Luca non può contare su ben due dei cinque assessori in giunta per effetto delle dimissioni, in momenti e per motivi diversi, di Rosi Pennino per conto di Forza Italia e di Giuseppe Franzone che era sostenuto da due consiglieri che hanno recentemente cambiato orientamento. La crisi è ufficialmente aperta, quale potrebbe essere l’epilogo al momento è davvero un rebus.
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