ENTI LOCALI

Partinico, primi effetti delle dimissioni del sindaco: due consiglieri a sostegno ritirano appoggio

I primi effetti politici delle dimissioni del sindaco Maurizio De Luca sembrano inasprire ancora di più il già avvelenato clima politico all’interno della stessa coalizione che lo ha sostenuto e che oggi è letteralmente a brandelli. Due consiglieri hanno deciso di prendere definitivamente le distanze dal primo cittadino, a prescindere da quella che sarà la sua decisione fra 20 giorni, cioè se confermare le dimissioni oppure ritirarle.

Si tratta di Erasmo Briganò (nella foto a destra), esponente del gruppo consiliare di Diventerà bellissima (partito oltretutto di appartenenza di De Luca), e di Eleonora Rappa (a sinistra), che di recente si era autosospesa dal gruppo consiliare di Diventerà bellissima per dichiararsi indipendente ma comunque sempre all’interno della coalizione a sostegno del governo cittadino. “Ho appreso delle dimissioni del sindaco ed è penoso – attacca Briganò senza mezzi termini -. Il sindaco non si confronta con noi da più di 20 giorni, isolandosi da tutto e da tutti. Il vero problema è stata la gestione politica portata avanti da lui, sfuggendo quasi sempre al confronto. Anche se le dimissioni possono essere ritirate entro 20 giorni per me l’esperienza De Luca si chiude qui”.

Non meno tenera la collega Rappa che annuncia la fine del suo legame politico: “Mentre si lavora per contribuire alla soluzione dei problemi nel silenzio assoluto il sindaco abbandona. Mi dispiace ancora di più perché non ha avuto il garbo istituzionale ed il coraggio personale di comunicare la sua decisione guardando negli occhi chi lo ha sostenuto. Per ciò che mi riguarda l’esperienza De Luca sindaco finisce qui”.

Considerate le premesse, appare difficile che in questi 20 giorni si possa ricostituire la coalizione di centrodestra, così come aveva auspicato lo stesso De Luca ancora prima di presentare le sue dimissioni. Non arriva neanche dalle segreterie dei partiti palermitani quel segnale distensivo, tutt’altro: “Le dimissioni erano un atto dovuto, – precisa Patrizio Lodato, segretario provinciale di Popolari e autonomisti – per rispetto dei cittadini che hanno votato una coalizione di centrodestra, e, soprattutto, non essendo più De Luca garante di una maggioranza d’aula, per senso di responsabilità non poteva fare altrimenti”.

A difendere ancora una volta il sindaco dimissionario è Toti Comito, anche lui esponente di Diventerà bellissima: “E’ facile amministrare in periodo di vacche grasse, difficile é farlo quando hai un Comune al collasso sotto il profilo amministrativo ed economico. Difficile quando ti trovi una classe politica in costante campagna elettorale, disposta a tutto pur di distruggere l’avversario. Si vuole il cambiamento ma in fondo si é realmente disposti a cambiare?”.

Intanto Udc e Lega chiudono le porte ad un’eventuale riappacificazione: lo scudocrociato scrive di un “sindaco diffidente che non ha sentito il bisogno di confrontarsi con nessuno”, il consigliere leghista Giuseppe Barbici addirittura parla già di “voltare pagina a questa esperienza”. Allo stesso modo i consiglieri di opposizione Pietro e Giorgio Rao  sentenziano la “fine di questa sindacatura”: “Consegniamo De Luca al passato concentrandoci sulla soluzione dei problemi”.
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