ENTI LOCALI

Alcamo, ok allo schema di massima del Prg: salvaguardata la costa dal cemento, acquisizione del Motel beach

Via libera definitivo in consiglio comunale allo schema di massima del piano regolatore generale da parte del consiglio comunale. Numerosi gli emendamenti che sono stati approvati dall’assise ed ora dovranno essere incardinati dagli uffici comunali all’interno del documento urbanistico definitivo. Tra tutti gli emendamenti spicca sicuramente l’esproprio per pubblica utilità del Motel beach, il famoso immobile al centro di Alcamo marina oramai in malora di proprietà privata e messo in vendita per mezzo milione di euro.

Il consiglio ha previsto di trasformare l’area con varie possibilità: verde pubblico, parco giochi, area ristoro, edicola, bancomat, ufficio informazioni turistiche e terminal autobus extraurbano. Diversi i punti approvati sul fronte della viabilità: valutazione di destinare aree libere vicino l’ex statale 187 a parcheggi privati, reinserire i collegamenti viari est-ovest tra le strade di accesso ad Alcamo marina, nuove previsioni di collegamento tra viale Europa e le vie Narici, Monte Bonifato e Kennedy, valutare il mantenimento dell’area di servizio Costa gaia lungo l’autostrada, rivedere le previsioni viarie per l’accesso al parcheggio al servizio del cimitero Spirito Santo e del geosito, ed ancora valutare la realizzazione di un parcheggio e una zona attrezzata  per sosta camper vicino il parco Suburbano, fruibile anche dai fedeli del santuario.

Data anche l’indicazione per effettuare uno studio per individuare un’area da adibire ad eliporto o elisuperficie, la trasformazione di alcune aree di Alcamo marina in zone F a strutture alberghiere convenzionate, la creazione in contrada Magazzinazzi di un centro polifunzionale adibito ad edifici, verde pubblico, parcheggi ed altro ancora, l’ampliamento delle aree per gli spettacoli viaggianti, il ripristino delle zone C5 e C4 (aree di espansione residenziale e di espansione residenziale stagionale, ndc), la trasformazione di alcune aree per servizi lungo la statale 113, ed ancora ampliare zone miste ad attività commerciali e artigianali, rivedere con forestale e sovrintendenza  l’area di rimboschimento e valutare soluzioni alternative, prevedere un piano di razionalizzazione di distributori carburanti per autotrazione e predisporre una programmazione della rete distributiva commerciale.

Capitolo a parte per quanto concerne il centro storico con l’approvazione di un emendamento che preveda lo stralcio di alcune parti della zona A2 se non presentano elementi con particolare tutela di conservazione e rivederne complessivamente il suo perimetro. Tra le altre valutazioni lasciate agli uffici nella redazione dello schema definitivo anche se trasformare le aree limitrofe dell’ospedale per destinarle a centri medici di riabilitazione, l’apposizione del vincolo espropriativo per le aree adiacenti alle fornaci romane, la previsione dell’esproprio degli edifici a sud del teatro “Cielo d’Alcamo” e la conferma delle demolizioni degli edifici alle spalle della chiesa della Madonna delle Grazie.

L’intera manovra è stata votata in modo compatto dal Movimento 5 Stelle, una sola l’astensione dell’unico consigliere di opposizione presente in aula al momento del voto, Gino Pitò. “Noto una carenza di fondo – ha confermato Pitò – e cioè la mancanza di strategia complessiva. Le cose che abbiamo inserito vanno nella direzione di dare una strategia. Rilevo anche il mancato completamento del lavoro in commissione e soprattutto per il mancato coinvolgimento della città nei suoi vari strati”.

Esulta l’amministrazione comunale: “Lo schema di massima e le determinazioni del consiglio – ribatte l’assessore all’urbanistica Vittorio Ferro – mirano ad un contenimento del consumo di suolo, alla salvaguardia del territorio agricolo e quindi ad una rigenerazione e riqualificazione del tessuto e dell’edificato esistente. Punti di forza nella discussione sono stati il Centro Storico e Alcamo Marina per il rilancio turistico e quindi anche economico della nostra realtà urbana e territoriale”.
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