Balestrate, Sp 22 presto riaperta. La città metropolitana: “A metà giugno fine lavori”

Dovrebbero concludersi entro metà giugno i lavori di sistemazione e consolidamento della strada provinciale 22 che collega Balestrate a Trappeto. Le notizie arrivano direttamente dalla Città Metropolitana dopo avere avuto interlocuzione diretta con l’amministrazione comunale balestratese che aveva sollecitato aggiornamenti riguardo alla tanto attesa riapertura dell’arteria.

“In seguito alla mia nota sui lavori relativi al ponte sul fiume Jato – afferma il sindaco di Balestrate Vito Rizzo – la Città Metropolitana ha dichiarato che sono in corso le verifiche per il controllo in accettazione in cantiere della carpenteria metallica. Fine lavori prevista per la prima metà di giugno”. Si sono oltremodo prolungati questi interventi, e di conseguenza la chiusura dell’arteria che oramai è dal settembre dello scorso anno che è interrotta all’altezza proprio del ponte che attraversa un tratto del fiume Jato.

Ci sono stati una serie di intoppi dopo l’affidamento dell’appalto e solo nel marzo scorso è arrivato l’ok alla perizia di variante al progetto originario da parte del Genio civile. Passaggio che si era reso necessario in seguito all’indizione dell’appalto perchè ci si rese conto che necessitavano interventi più consistenti rispetto a quelli che erano stati contemplati alla vigilia.

I disagi sono notevoli per questa interruzione dell’arteria soprattutto per residenti e studenti pendolari, costretti a dover seguire un altro percorso con i loro autobus di linea, cosa che comporta un allungamento notevole del tragitto. Il genio civile ha vagliato e quindi approvato l’intera istruttoria che comprende il progetto architettonico, i calcoli delle strutture e i vincoli sull’area di sedime. Questione di giorni e quindi la ditta incaricata, la Sorce costruzioni srl di Mussomeli, in provincia di Caltanissetta, potrà dunque avviare i suoi lavori che da contratto dovrebbero durare una trentina di giorni.

La perizia si è resa necessaria in quanto ci si è accorti ad apertura del cantiere che la situazione strutturale del ponte era peggiore rispetto a quella preventivata. La variante ha portato a un incremento dei costi di circa 18 mila euro: “Il ponte era pericoloso e andava chiuso aspettando un finanziamento per la ristrutturazione – aveva evidenziato l’ingegnere Francesco Trapani, responsabile del procedimento per conto dell’ex Provincia -. Con i soldi che abbiamo reperito siamo intervenuti per garantire almeno l’apertura. Purtroppo la carenza cronica di risorse causa ritardi e altri problemi”.
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