AMBIENTE

Partinico, il caso acqua non potabile: città “inquinata” a macchia di leopardo

Dopo addirittura quasi un anno e mezzo torna potabile l’acqua nel vasto quartiere del centro storico della “Casa santa” di Partinico. Con propria provvedimento il sindaco Maurizio De Luca in questi giorni ha finalmente revocato l’originaria ordinanza di divieto di potabilità che era stata emanata nel lontano 10 gennaio del 2018.

E’ stato lo stesso Comune ad aver sollecitato nel settembre scorso l’Asp di Palermo e l’Amap, la società di gestione del servizio idrico in città, a far pervenire notizie circa le condizioni dell’erogazione nel quartiere, dal momento che nell’arco di quei mesi nom si era fatto vivo più nessuno. Secondo quanto riporta nella sua nuova ordinaria di revoca il primo cittadino, l’Amap non avrebbe mai dato riscontro al Comune memntre a rispondere è stata solo l’Asp che ha effettuato le analisi riscontrando la potabilità dell’acqua nelle aree che nel 2018 furono considerate più a rischio, vale a dire nelle vie Della Repubblica, Paradiso, XXV Aprile e Avellino.

“Vista la nota dell’Asp corredata dai relativi rapporti di prova – scrive De Luca – si determina che l’acqua distribuita nel quartiere, dall’uscita serbatoio Castellaccio, può essere considerata idonea per il consumo umano”. Partinico da tempo oramai soffre costantemente di questi problemi di inquinamento delle acque a macchia di leopardo in tutto il territorio. Da considerare che vige anche il divieto di potabilità in un altro vastissimo quartiere, quello che sfocia sulla via Madonna del Ponte.

Anche qui c’è un’ordinanza in seguito alla comunicazione da parte di Amap di “anomalie” nella qualità dell’acqua per l’esattezza nelle vie Cutrò, Bella, Stabile, Palazzolo e Zito. Ad essere venuti a contatto, per l’ennesima volta, rete idrica e fognaria a causa delle cattive condizioni delle condotte vecchie oramai di mezzo secolo e su cui non si sono mai fatti massicci interventi di sostituzione delle condotte. Si è andati avanti nei decenni a interventi di piccola manutenzione.

Si presume, come ha più volte scritto l’Amap, “la compresenza di guasti con perdite idriche e fognarie”. Appena qualche mese fa lo stesso identico problema si era verificato in zona sempre nelle vie Bella, Cutrò e Stabile e la potabilità da poco era stata ripristinata.

Questa però è solo uno della serie infinita di casi in cui è emerso l’inquinamento dell’acqua nelle case dei cittadini: è successo a più riprese negli ultimi quattro anni nella fontana di piazza Duomo, nelle fontanelle di via Bari, via Aguglia, ed ancora in passato nelle vie Gallina e nelle arterie adiacenti, ed ancora nel cuore del quartiere attorno alla via Madonna del Ponte.
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