CRONACA

Partinico e Carini, asse del traffico di droga: maxi operazione della polizia

L’asse Partinico-Carini si conferma una roccaforte per lo spaccio di droga. Conferma arrivata questa mattina nell’ambito dell’operazione della questura di Palermo che prende il nome di “Blacksmith”, che nasce da una precedente indagine della squadra mobile che nel 2016 aveva scoperto un traffico di cocaina dal Sud America e dalla Calabria, che riforniva le piazze di spaccio palermitane.

Tra i 19 arresti spicca il nome del partinicese Fabio Bongiorno, 42 anni, che nella ricostruzione della “filiera” dell’arrivo dello stupefacente viene fuori in due diverse circostanze: la prima, la più nota e clamorosa allo stesso tempo, è stata quella dei famosi mille chili di hashish scoperti in un furgone alla cui guida vi era un altro partinicese, Giovanni Vitale, il quale venne fermato con il carico nel giugno dello scorso anno sulla statale 113 a Partinico. Oggi si viene a scoprire che Vitale stava trasportando quest’enorme quantitativo sotto le direttive proprio di Bongiorno e di un altro complice.

Il 42enne di Partinico figura poi anche in un’altra operazione antidroga avvenuta nel marzo del 2017 a Trapani culminata con l’arresto di un corriere e il sequestro di 50 chili di hashish e 2 chili di cocaina. Lo stupefacente era stato trasportato in un camper proprio da Bongiorno, tra gli altri, che lo cedeva all’acquirente trapanese. Lo stesso partinicese, poi, è accusato di aver acquistato partite di stupefacente e a sua volta vendeva anche marijuana che lui stesso coltivava. Un fortissimo ruolo ha avuto anche Carini con Paolo Di Maggio, 35 anni, che risulta anche lui tra gli arrestati.

A Carini negli ultimi tempi vi sono state due grosse operazioni antidroga in cui c’è proprio il suo zampino: una è avvenuta nel gennaio del 2018 quando venivano sequestrati ben 10 chili di cocaina all’interno dello stabilimento nella zona industriale carinese dei fratelli Anthonj e Salvatore Basile, arrestati all’epoca: la polizia ritiene che questa ingente partita fosse destinata tra gli altri proprio a Di Maggio.

Poi nel novembre dello stesso anno sempre a Carini furono sequestrati altri 300 chili di stupefacenti trovati nascosti in un bancale in legno proveniente da Torre Annunziata e destinata sempre allo stesso 35enne. Oltre alle manette Di Maggio ha subito anche il sequestro della sua lussuosa villa. Tra gli arrestati, infine, figura anche Daniele Spataro, 30 anni di Cinisi, ritenuto uno “spacciatore al dettaglio”.
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