CRONACA

Carini, 4 omicidi di mafia: 14 anni in abbreviato per il collaboratore Pipitone

14 anni per quattro delitti in abbreviato. Pena mite per il collaboratore di giustizia di Carini Antonino Pipitone su cui però pende una precedente condanna all’ergastolo per una precedente condanna avuta in quanto riconosciuto colpevole del delitto del barista Giuseppe D’Angelo.

Il Gup Fabio Pilato, scrive il Giornale di Sicilia, ha accolto la richiesta del Pm disponendo nel contempo anche delle provvisionali alle 7 parti civili che si sono costituite in giudizio di 50 mila euro a testa.

Pipitone, boss di spicco con altri suoi familiari della mafia carinese, in questo processo era accusato dei delitti, tutti maturati in ambito di Cosa nostra, di Francesco Giambanco, Antonino Failla, Giuseppe Mazzamuto e Giampiero Tocco.

Il primo fu liquidato a Villagrazia di Carini nel dicembre del 2000; Failla e Mazzamuto furono fatti sparire insieme con il metodo della lupara bianca; infine Tocco sempre con il metodo della lupara bianca scomparve da Terrasini.