CRONACA

Alcamo, dipendente comunale rinviato a giudizio: in orario di lavoro infastidiva donne

Rinviato a giudizio un dipendente comunale di Alcamo, pregiudicato di 58 anni. Su di lui pende l’accusa di truffa aggravata. Durante l’orario di lavoro, secondo quanto ha ricostruito la polizia, l’impiegato si sarebbe allontanato dal proprio ufficio ed avrebbe infastidito pesantemente alcune donne che incontrava sulla sua strada.

Le vittime hanno denunciato tutto e da lì è cominciata l’indagine dei carabinieri, con tanto di pedinamenti, ricostruendo quindi i movimenti dell’uomo. Il 58enne oltretutto era in “prova” al municipio: vi era rientrato dopo una condanna a tre anni e mezzo avvenuta nel 2017 in via definitiva per rapina grazie all’allora Avvocatura comunale che lo fece rientrare, in accordo con il tribunale di Sorveglianza, dietro detenzione domiciliare e con l’obiettivo della “rieducazione”.

Storia davvero singolare che ha una serie di intrecci e che potrebbero anche avere ulteriori risvolti. Il dipendente comunale erano rientrato all’interno della Direzione 1 con compito di “commesso”: in pratica aveva il compito di consegnare da un ufficio all’altro documentazione interna.

In questo lasso di tempo, a quanto pare, tra una consegna e l’altra si “divertiva” a vessare le donne che incontrava, seguendole anche sin dentro i supermercati. Il Comune si è costituito parte civile ed è stato ammesso. Sarà sottoposto ad un procedimento disciplinare e rischia adesso il licenziamento.