ENTI LOCALI

Castellammare del Golfo, dilaga sommerso tra le strutture ricettive. Scontro Comune-albergatori

Il consiglio comunale di Castellammare del Golfo ha approvato due importanti regolamenti: quello sul baratto amministrativo, cioè riduzioni o esenzioni della tassa sui rifiuti in cambio di prestazioni di pubblica utilità per chi non può pagarla, ed il nuovo regolamento sull’imposta di soggiorno, tassa in aggiunta al prezzo del pernottamento che il turista versa all’albergatore che a sua volta dovrà girarla interamente al Comune.

Entrambi i testi sono stati votati all’unanimità. “Ringraziamo tutto il consiglio comunale – spiegano il sindaco Nicola Rizzo e l’assessore al Turismo Maria Tesè – per aver votato favorevolmente ed all’unanimità dei presenti,  entrambi i due importanti regolamenti. Il baratto amministrativo, per il quale è stato essenziale l’apporto della minoranza, sarà una misura in favore di chi ha disagio economico. Per la tassa di soggiorno abbiamo previsto l’applicazione dell’imposta dal 1 gennaio  al 31 dicembre di ogni anno e non solo per 6 mesi l’anno ed è estesa anche agli appartamenti ad uso turistico, le cosiddette locazioni brevi, già previste nel precedente regolamento.

La comunicazione ed il versamento dovranno essere mensili quindi l’istituzione di un tavolo tecnico permanente denominato ‘Osservatorio sul turismo locale’ che avrà varie funzioni tra le quali la predisposizione di un piano annuale sull’utilizzo il 50% della tassa ed il monitoraggio delle evoluzioni e delle tendenze del mercato per la definizione di strategie di promozione del territorio e qualificazione dei servizi. Nel nuovo regolamento sono inseriti anche soggetti che gestiscono portali telematici così da stipulare un protocollo di intesa per esempio con Airbnb, il portale leader per le locazioni brevi, per la riscossione della tassa all’atto della prenotazione.

Inoltre sono stati riorganizzati gli obblighi di comunicazione entro il 31 marzo di ogni anno da parte dei gestori delle strutture ricettive e dei soggetti proprietari di unità abitative ammobiliate (ville-case-appartamenti) che intendono utilizzarle ai fini turistico-ricettivi con locazioni brevi. Poi  l’istituzione di un apposito registro comunale per le locazioni brevi e l’inasprimento delle sanzioni”. L’amministrazione comunale, tramite la polizia municipale ha censito le attività ricettive cittadine rilevando un notevolissimo sommerso.

“Fin dall’insediamento abbiamo lavorato per ottimizzare l’impiego della tassa di soggiorno, cercando una collaborazione con le associazioni di riferimento e analizzando l’offerta turistica ricettiva e quindi il numero e la tipologia di strutture ricettive e posti letto. Al Suap risultano censite 84 strutture alberghiere ed extra-alberghiere per un totale di 1.600 posti letto – aggiungono Rizzo e Tesè-. L’azione di monitoraggio condotta dalla polizia municipale ci ha restituito un’altra fotografia: facendo una ricerca sui portali di prenotazione sono state rilevate altre 966 strutture ricettive tra extra-alberghiere e all’aria aperta, B&B, case vacanze, ville, case ed appartamenti ammobiliati ad uso turistico. Il Comune, in collaborazione con la polizia municipale, sta invitando i gestori delle strutture ricettive monitorate ad auto-dichiararsi ed istituirà un link per segnalare in maniera anonima le strutture irregolari. Avendo un quadro più generale abbiamo adesso l’opportunità di potenziare in maniera sostanziale il gettito derivato dalla tassa di soggiorno e quindi di investire sui servizi e sullo sviluppo turistico. Inoltre intendiamo creare un regolamento e un apposito registro di tutti soggetti che effettuano locazioni turistiche anche in forma non imprenditoriale. Una guida che definisca in maniera chiara cosa sono le locazioni turistiche. Tutto questo lavoro realizzato nell’esclusivo interesse della cittadinanza per garantire sviluppo e crescita economica della nostra città”.

L’imposta varia da un massimo di 2,50 euro al giorno per visitatore per alberghi e residence a 5 stelle, ad un minimo di 50 centesimi per strutture all’aria aperta (campeggi, agricampeggi, aree di sosta…) passando da 1 euro al giorno, sempre a persona, per alberghi e residence a 1 o 2 stelle, Bed and Breakfast, pensioni, affittacamere, case e appartamenti per vacanze, locazioni brevi. La tassa non si paga dal 5° giorno di permanenza in qualsiasi struttura.

Sono esenti dal pagamento dell’imposta di soggiorno i residenti nel Comune di Castellammare del Golfo, i minori entro il dodicesimo di età, gli anziani di oltre 75 anni, disabili e altre esenzioni previste nel regolamento. Modifiche che però non sono piaciute alla categoria che attraverso l’associazione Albergatori Castellammare-Scopello protesta per quella che viene considerato un emendamento a sorpresa del consigliere Giovanni Portuesi, con il quale si porta l’obbligo per gli albergatori a presentare la dichiarazione periodica ed il relativo versamento ogni mese invece che ogni trimestre:

“Provvedimento che contestiamo sia nel merito che nel metodo – si legge in una nota -. Questo emendamento  è stato deciso unilateralmente dall’amministrazione comunale senza la preventiva condivisione con l’Associazione Albergatori, nonostante da mesi si sia lavorato insieme per arrivare alla stesura del nuovo regolamento, mettendo questi ultimi davanti al fatto compiuto. Il metodo usato è segno della scarsa propensione al dialogo e al confronto vero e della mancanza di considerazione del servizio svolto dagli Albergatori nel riscuotere la Tassa di Soggiorno, peraltro in maniera  del tutto gratuita.  Con questa modifica  si viene a penalizzare ulteriormente la categoria. L’Associazione degli Albergatori di Castellammare e Scopello, comunica la decisione di interrompere la partecipazione al tavolo tecnico con l’Amministrazione comunale”.