Alcamo, la festa della Patrona torna ai suoi sfarzi: dal Comune stanziati oltre 70 mila euro

Torna ai suoi fasti la festa della patrona della città, Maria Santissima dei Miracoli. Dopo che negli ultimi anni si era un po’ frenato in termini di stanziamenti economici, l’edizione di quest’anno potrà godere di un fondo di ben 72 mila euro. Soldi che arrivano dietro delibera della giunta guidata dal sindaco Domenico Surdi che ha autorizzato il prelievo da diversi capitoli per arrivare a questa cifra.

“Abbiamo ritenuto condividere e accogliere – spiega la giunta nella delibera – le proposte pervenute da professionisti e appassionati studiosi di storia e tradizioni popolari, in grado di contribuire, approfondire e divulgare maggiormente nei concittadini la storia della nostra città e del territorio nonché da artisti, autori e musicisti di rilevanza nazionale che costituiscono sicuro momento di intrattenimento, svago, divertimento e certamente un elevato momento di crescita culturale per i nostri concittadini”.

Coinvolte un gran numero di associazioni tra le più rappresentative della città, tra cui la Pro Loco, i Cavalieri dei Conti di Modica, Jacopone da Todi, Amici della musica, Fidapa, ed altre ancora. Fondi che finanzieranno un cartellone che si svilupperà dal 16 al 21 giugno prossimi. Sbandieratori, artisti di strada, musica, corteo in abiti d’epoca, fuochi d’artificio, opera dei pupi e tanti spettacoli accompagneranno i riti religiosi.

Tra gli appuntamenti ricreativi più importanti: il 17 giugno il concerto di Giacomo Tantillo, giovane trombettista e compositore con importanti collaborazioni professionali; il 18 giugno il villaggio medievale, lo spettacolo di fuoco e la “passeggiata dei nobili” in costume al Castello dei Conti di Modica; nella stessa giornata lo spettacolo di cabaret di Roberto Lipari in piazza Ciullo; altro concerto in piazza Ciullo il 19 giugno con Alessio Bondì, cantautore atipico tra afro punk e dialetto, reduce da un importante tournee con Max Gazzè;

altro momento clou la rievocazione storica di Ferdinando Vega, governatore di Alcamo, che fece costruire il Santuario, prevista il 20 giugno con una cinquantina di figuranti che indosseranno costumi medievali e con i nobili che monteranno splendidi cavalli; infine il 21 giugno dopo la processione il tradizionale e spettacolare gioco dei fuochi d’artificio che tiene tutti con il naso all’insù dal “Bastione”.

Il tutto condito poi dall’immancabile fiera in piazza della Repubblica con la presenza di 48 standisti, varie mostre per tutta la durata della manifestazione, il 20 giugno la tradizionale calata delle autorità militari e religiose dal municipio al santuario, e ovviamente il 21 giugno la processione chilometrica con la seguito gli ex voto e la numerose confraternite e vari altri gruppi sacri.

Il simulacro è addobbato da preziosi scintillanti, con Maria che tiene in braccio Gesù e che stringe in una mano le chiavi della città, a simboleggiare che Alcamo si affida alla sua patrona. Una leggenda che parte nella metà del 1500 quando fu trovata in circostanze fortuite un’icona della Vergine nascosta tra le macerie di una piccola cappella. Nei giorni seguenti, si susseguirono diversi miracoli. Da allora, ad Alcamo si venera la Madonna dei Miracoli.