CRONACA

Castellammare del Golfo, code e caos alle Poste: chiude succursale, monta la protesta

La vicinanza di un distributore di benzina spinge per ragioni di sicurezza le Poste a chiudere un proprio sportello, l’unico decentrato all’interno del centro abitato. Si pensava ad una chiusura temporanea ed invece dopo una prima proroga ora l’ipotesi è che quell’ufficio non si riaprirà più. Al momento l’ultima comunicazione ufficiale è che lo sportello di via Verdi a Castellammare del Golfo, al civico 42, resterà chiuso sino al 15 giugno ma oramai è di dominio pubblico che questa data sarà ampiamente superata.

Intanto sale la rabbia dei tanti cittadini che facevano riferimento a questo sportello decentrato che serviva il popolato quartiere convenzionalmente chiamato “Testa di la cursa” e che abbraccia la zona storica di Castellammare del Golfo, usata un tempo come punto di arrivo per le corse dei cavalli. Parliamo di un’area a ridosso del centrale corso Garibaldi in pieno centro storico, a qualche centinaio di metri dalla zona pedonale.

L’unico riferimento da qualche settimana a questa parte è il solo ufficio centrale, che si trova sempre in via Verdi ma al civico 256, a oltre mezzo chilometro di distanza. Troppo soprattutto per gli anziani costretti a piedi a dover affrontare tra andata e ritorno una strada che in un senso è oltretutto in forte salita. Per non parlare poi delle enormi code che si formano ogni giorno, specie i primi giorni del mese in corrispondenza con l’accredito delle pensioni.

Inutile dire che i disagi stanno anche rischiando di creare forti tensioni a causa delle imponenti code che si vengono a creare negli sportelli. Una sorta di emergenza sociale che è stata subito affrontata dall’amministrazione comunale che ha avvitato in tal senso una fitta interlocuzione con la direzione cittadina delle Poste:

“Purtroppo per ragioni di sicurezza – ha evidenziato il sindaco Nicola Rizzo – le Poste hanno deciso di chiudere questo sportello. In attesa di trovare una soluzione definitiva, si sta già lavorando da giorni per individuare qualcosa di temporaneo. Si sta pensando alla possibilità di installare un container”.

Lavoro quest’ultimo che sarà a carico di Poste mentre il Comune collaborerà per trovare l’ubicazione idonea. Nel contempo si sta anche pensando a trovare un’allocazione definitiva alternativa allo sportello chiuso. Tra il ventaglio di possibilità anche un bene confiscato alla mafia: “A breve ci sarà la pubblicazione di una manifestazione di interesse per l’assegnazione di alcuni beni – aggiunge Rizzo – e si sta valutando se le Poste possono candidarsi a chiedere l’assegnazione”.