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San Cipirello, tre donne al comando del Comune sciolto per mafia: ecco chi sono

Tre donne alla guida del Comune di San Cipirello i cui organi di governo e consiliari sono stati sciolti per sospette infiltrazioni mafiose. Il ministero dell’Interno ha scelto i vice prefetti Esther Mammano e Federica Nicolosi, e la funzionaria Maria Concetta Musca. Mammano, 61 anni, proviene dalla prefettura di Palermo,  è attualmente Capo di Gabinetto del Commissario dello Stato per la Regione Siciliana, incarico questo che svolge ininterrottamente dal 1997.

E’ anche dirigente responsabile dell’ufficio legislativo, cura I’analisi e lo studio dei disegni di legge e delle leggi approvate dall’Assemblea regionale, laureata con lode in giurisprudenza, ha conseguito nel 1990 con lode anche la laurea in scienze politiche, indirizzo politico-economico. Nicolosi, 32 anni, è invece dirigente della prefettura – Ufficio Territoriale del Governo di  Caltanissetta.

Nonostante la giovane età vanta già un’esperienza al Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione e alla prefettura di Catania ha svolto ruoli in tutte le aree con particolare impiego presso l’Ufficio di Gabinetto del Prefetto e negli uffici di “Raccordo con gli Enti Locali e Consultazioni Elettorali”.

Concetta Musca invece viene dalla prefettura di Palermo avendo diretto l’area per l’ordine pubblico e la sicurezza, e si porta dietro una pesantissima esperienza al Comune di Castelvetrano, sciolto per infiltrazioni mafiose. Un ente locale dalle mille problematiche con pesantissimi sospetti della presenza notevole di colletti bianchi.