AMBIENTE

Alcamo, raccolta rifiuti nel caos: ultimatum a nuova ditta, partita nuova diffida

Nel più totale caos la raccolta dei rifiuti ad Alcamo. Il passaggio del vecchio gestore, l’Energetikambiente, al nuovo che si è aggiudicato la gara ponte, la Tekra srl, potrebbe anche saltare. Per domani, giovedì 27 giugno, l’amministrazione ha convocato la Tekra:

“La ditta che ha vinto l’appalto per la raccolta rifiuti sul nostro territorio – afferma il sindaco Domenico Surdi – è stata nuovamente diffidata a completare le operazioni di subentro nella gestione per garantire l’avvio del nuovo servizio dal 1 luglio. Il servizio di raccolta non può e non deve subire interruzioni; pertanto in caso di rinuncia da parte della nuova ditta individuata con gara procederemo con tutti gli strumenti a nostra disposizione per assicurare la continuità del servizio”.

La Tekra infatti ha posto dei paletti alle assunzioni: non più di 67 a tempo indeterminato, mentre dai parametri in possesso del Comune sulla base di una legge regionale gli assunti dovrebbero essere 90. Su entrambe le ipotesi, comunque, c’è un esubero di personale dal momento che ad Alcamo operano in 111 unità con le più svariate mansioni. Da una decina di giorni poi il servizio ha subito una evidente contrazione: a macchia di leopardo il centro storico e le periferie non vengono coperte dalla raccolta, ad Alcamo marina addirittura la raccolta potenziata prevista come ogni estate non è ancora partita.

Un degrado assolutamente sotto gli occhi di tutti. Il problema della raccolta a singhiozzo si intreccerebbe su più fronti. In primis la recente operazione dei carabinieri che ha messo nei guai vertici e operai dell’Energetikambiente per lo sversamento irregolare dei rifiuti provenienti dallo spazzamento e dal percolato, cosa che ha prodotto il sequestro di numerosi mezzi. Cinque i compattatori su cui ci sono i sigilli e che non possono essere utilizzati.

Ad esserne utilizzati allo stato attuale 3-4, un numero esiguo per coprire un territorio come quello di Alcamo di 45 mila abitanti. C’è poi il problema della piattaforma di trasferenza in cui vengono conferiti umido e indifferenziato, la ditta D’Angelo che si trova ad Alcamo. Sono numerose le convenzioni con i Comuni sottoscritte dalla ditta e questo comporta anche una congestione nello smaltimento, con code di mezzi in attesa anche di 3-4 ore.

A questo si aggiunge anche un parco mezzi obsoleto dell’Energetika che non permette un ricambio dei mezzi non utilizzabili. Problemi che si intrecciano e che hanno finito per accavallarsi l’uno con l’altro. La situazione più tragica ad Alcamo marina dove ci sono cumuli e cumuli di spazzatura ovunque: indifferenziato, umido, anche ingombranti e sfalci di potatura sparsi ovunque.

Una vera pattumiera a cielo aperto e il problema si sta acuendo in questi giorni perché la gente si sta cominciando a riversare massicciamente nelle loro case di villeggiatura sparse lungo la costa. Il che significa anche un aumento della produzione dei rifiuti e una condizione igienico-ambientale che rischia seriamente di precipitare.

“Alcamo – afferma polemicamente il consigliere comunale Giacomo Sucameli – è ridotta a una discarica, sta anche peggio Alcamo marina. Siamo in piena emergenza igienico-sanitaria, questo è il cambiamento che abbiamo voluto? Cosa stanno facendo consiglieri di maggioranza, giunta e Sindaco?”.