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Partinico, al Comune nessuno vuole “sgobbare”. La denuncia di un dirigente: “Dipendenti intoccabili”

Dipendenti intoccabili perchè parenti di politici o perchè tutelati oltremisura dai sindacati. E le certificazioni di malattia fioccano, tanto da rendere impossibile la garanzia di alcuni servizi. L’ultimo caso che scoppia al Comune di Partinico è quello che riguarda il servizio di pulizia al secondo piano dell’immobile in cui si trova la casa di riposo. Per giorni il servizio di pulizia non è stato coperto per una doppia malattia delle due dipendenti: prima quella della “titolare” e poi persino della sua sostituita.

Un doppio certificato che ha fatto scattare l’indignazione di Nunzio Lo Grande, responsabile di Settore dei Servizi sociali che ha tra i suoi compiti proprio la gestione della casa di riposo, il quale ha deciso di prendere carta e penna di scrivere una lettera di fuoco indirizzata alla presidente del consiglio Silvana Italiano.

Una missiva inviata in seguito ad un vertice che era stato convocato al Comune per discutere proprio delle diverse disfunzioni collegate dalla casa di riposo, su cui da mesi è aperto un dibattito per l’eventuale concessione ad esterni della sua gestione. Lo Grande usa parole di fuoco e senza mezzi termini fa intendere che le due certificazioni di malattia sono quantomeno “sospette”:

“La dipendente assegnata alle pulizie del piano secondo – scrive – risulta ammalata a causa di un diverbio con un utente della stessa casa di riposo ed a seguito dell’individuazione del sostituto è arrivata un’ulteriore certificazione di malattia coincidente dopo la notifica dell’ordine di servizio”.

Lo Grande va giù pesante analizzando la situazione più complessivamente sostenendo che addirittura sarebbe impossibilitato a ad assicurare la gestione di alcuni servizi e la sua verità, messa nera su bianco, lascia tutti di sasso: “Dove c’è da lavorare, e quindi da sgobbare, – si legge ancora – è impossibile trovare unità in quanto subito dopo ammalati, parenti di politici e pertanto intoccabili, unità ritenute o divenute indispensabili dietro una scrivania e pertanto non è possibile farli ritornare a servizi manuali”.

In pratica c’è un pò di tutto e si annida, secondo quanto denunciato dal caposettore, un enorme lassismo. Tanto che alza le braccia sconsolato quando pensa  alla direttiva che fu data dalla passata amministrazione del sindaco Maurizio De Luca in cui si invocava un “principio di rotazione interno agli uffici”: “Un libro dei sogni – aggiunge sconsolato nella missiva -. Ma se è impossibile trovare la sostituzione di una sola unità di categoria A, come si può pensare che si potesse riuscire a trovarne addirittura 6?”.

Episodio che ha già scatenato le prime reazioni ed è destinato a lasciare il suo segno: “Non può cadere nel vuoto – afferma il consigliere Toti Comito – la nota del caposettore dei Servizi alla persona del Comune di Partinico. Non può passare il messaggio che la classe politica impedisca il normale funzionamento dei servizi ‘raccomandando’, ‘proteggendo’ e creando una lobby di intoccabili. Urge un consiglio comunale al fine di accertare responsabilità e ruoli. Il momento che viviamo necessita del contributo di tutti e non possono esserci soggetti immuni da mansioni. Ci chiediamo quale sia il carico di lavoro di ogni singolo dipendente e quali atti il responsabile del personale ha posto in essere circa le paventate malattie strategiche evidenziate nella nota”.

La presidente Italiano però risponde picche al suo collega d’aula: “In tal senso io non mi esprimo – ribatte -, anzi credo che la lettera non si sarebbe nemmeno dovuta essere indirizzata a me. Ho girato il documento al commissario straordinario del Comune Rosario Arena che sarà chiamato verificare quanto riportato. Non ritengo opportuno che in merito venga convocato un consiglio comunale. Per parlare di cosa poi? Il consigliere Comito faccia il suo compito, ad ognuno le sue competenze”.