Lavori pubblici

Balestrate, parco giochi “no social” muove i primi passi: prima pietra a settembre

A settembre al via i lavori del nuovo parco giochi “no social” ideato a Balestrate dall’associazione “Genitori balestratesi” che ha trovato l’appoggio anche del Comune. La posa della prima pietra avverrà grazie al cantiere di lavoro che è stato appena finanziato dalla Regione al Comune: 10 persone con difficoltà economica effettueranno interventi all’interno dell’atrio della scuola “Aldo Moro” dove esiste già un parco giochi che però è malconcio.

Ovviamente si tratta di primi interventi di base perchè per realizzare il parco “social free”, come da progetto portato avanti dall’associazione, necessitano molte più risorse e lavori più specializzati. Per la precisione il cantiere di lavoro finanziato dalla Regione permetterà la realizzazione delle prime opere murarie.

Il resto dovrà essere realizzato con fondi che i “Genitori balestratesi” da mesi stanno raccogliendo con varie iniziative. Al momento le somme disponibili sono state tutte raccolte dall’associazione che rendiconta sul sito genitoribalestratesi.blogspot.com e sulla pagina balestratesi.it. Circa 2.800 euro provengono da raccolta fondi pubblica, mentre 6 mila euro dalla democrazia partecipata, strumento che obbliga i Comuni a donare una parte del bilancio lasciando decidere ai cittadini per quali scopi. È in corso una raccolta per definire gli arredi urbani all’indirizzo https://www.facebook.com/donate/669792800132333.

Per altre informazioni è disponibile il numero 3331552350. È stato avviato anche un dialogo con la comunità di emigrati negli Usa per organizzare altre raccolte all’estero. In tutto si stima che servano ancora circa 35 mila euro per la piena operatività del parco. Oltre al cantiere serviranno infatti altri interventi e bisogna raccogliere ancora le somme per arredi e verde oltre alla videosorveglianza e all’illuminazione.

Nel parco sarà vietato usare telefoni, tablet e pc che andranno riposti in una cassetta di sicurezza. “Chi violerà la regola – spiega l’associazione – sarà multato e i soldi andranno in beneficenza. Un programma conterà i minuti in cui i telefoni sono stati depositati e pubblicherà on line il tempo di socialità vera restituita alle persone”.

L’associazione fa un appello alle imprese del settore infanzia e giochi e a tutti i soggetti interessati per un aiuto. E chiede all’amministrazione comunale di accelerare sul fronte della gestione:

“Ringraziamo l’amministrazione e il sindaco Vito Rizzo per la collaborazione e la disponibilità, ringraziamo anche tutti i cittadini, i professionisti, gli esperti che si sono messi a disposizione a titolo gratuito  – spiegano i genitori – ora il Comune deve necessariamente dire come intende gestire il parco che comunque sarà pubblico. In base alle esperienze del territorio, la soluzione migliore a nostro avviso è quella dell’affidamento a un soggetto esterno per garantire la manutenzione e la cura del parco. Sia chiaro che il nostro unico interesse è che il parco venga realizzato, non certo quello di gestirlo. Il Comune deve individuare una modalità prima possibile prevedendo però che vengano eseguiti lavori, opere e migliorie concrete che possano agevolare e far avanzare la realizzazione della struttura. Cioè chi gestirà il parco dovrà in cambio realizzare lavori che auspichiamo vengano concordati con la nostra associazione che ha curato il progetto, nel solo interesse del preservare la bellezza e l’idea originaria”.

Nel frattempo l’associazione sta definendo la proposta di testimonial con alcuni personaggi del mondo dello spettacolo: “Ci hanno sorpreso le diverse resistenze incontrate – spiegano i promotori del progetto –, l’idea di un parco vietato ai social forse spaventa ancora molti, ma diversi artisti hanno dato la loro disponibilità e questo ci rincuora. Crediamo che il messaggio lanciato sia positivo e non più rinviabile e avrà benefici molto importanti sui più giovani e sulle famiglie”.