Cronaca

Affari della mafia a Torretta: consiglio comunale sciolto, arriva il commissario

Sciolto per mafia il consiglio comunale di Torretta. La decisione è arrivata nel corso del consiglio dei ministri di ieri sera “su proposta del ministro dell’interno Matteo Salvini, tenuto conto che, all’esito di approfonditi accertamenti, sono emerse forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata che compromettono il buon andamento dell’azione amministrativa”. La gestione del Comune è stata affidata a una Commissione straordinaria per diciotto mesi. 
Nel blitz contro la mafia a Passo di Rigano del mese scorso sono emersi gli interessi dei boss nei confronti del comune di Torretta con una vera e propria campagna elettorale a favore di Salvatore Gambino, poi eletto sindaco.

Gambino, arrestato nell’operazione effettuata dalla polizia e dall’Fbi sotto il coordinamento della
Direzione distrettuale antimafia, che ha colpito il mandamento mafioso di Passo di Rigano, era stato subito sospeso dal prefetto.

Le intercettazioni determinanti del delineare l’accusa nei confronti del sindaco e gli interessi della mafia sul comune alle porte di Palermo. “Per ora cerco voti”. “Cerchi voti….per tuo figlioccio?”: Calogero Badalamenti e Simone Zito, arrestati nell’operazione della dda, non sapendo di essere intercettati, parlavano della corsa a sindaco. Gli obiettivi della mafia emergono anche in un’altra intercettazione. Stavolta a parlare è Christian Zito, anche lui arrestato. “Eh., ascoltami… ci vogliono dieci voti alla Torretta per dieci voti a Capaci”.
Il gip, che ha disposto l’arresto ha evidenziato “come sia emerso un rapporto perfettamente simbiotico tra il sindaco e Calogero Christian Zito, nelle scelte relative alle alleanze, alle tattiche politiche, ai soggetti da inserire in lista quali candidati alla carica di consigliere comunale ed alla nomina dei tecnici”.