Cronaca

Partinico, operai feriti alla distilleria Bertolino: area dissequestrata, nessuna irregolarità

Nessuna irregolarità nell’ambiente di lavoro. A certificarlo gli ispettori dello Spresal, il servizio di prevenzione collegato all’Asp di Palermo, che non ha riscontrato nessuna anomalia nell’area in cui nell’aprile scorso è avvenuto l’incidente sul lavoro all’interno della distilleria Bertolino di Partinico.

Sulla scorta di queste prime risultanze (l’indagine è ancora in corso e ancora ci sono altri aspetti da dover appurare, ndc), la Procura di Palermo ha proceduto al dissequestro dell’area che era stata interdetta al suo utilizzo e che sino a qualche giorno fa ha impedito all’industria insalubre di prima classe di poter operare.

L’attività della distilleria è quindi ripresa, appena in tempo per il periodo clou che riguarda il suo ambito produttivo che sostanzialmente coincide con quello della vendemmia. L’incidente che si era verificato quattro mesi fa aveva riguardato tre operai, tutti rimasti feriti dopo essere stati travolti da una fiammata proveniente da una caldaia facente parte di uno dei sistemi di filtraggio. Da qui scaturì l’indagine dei carabinieri che intervennero sul posto insieme a polizia, vigili urbani e vigili del fuoco che in coordinamento fra loro oltre a soccorrere i feriti misero in sicurezza l’area industriale.

Una riapertura che se dal mondo produttivo del settore vitivinicolo viene vista con favore, meno invece dalla comunità che torna a lamentare i cattivi odori emanati dalla lavorazione delle vinacce. Questione che viene sollevata dal consigliere comunale Emiliano Puleo che ha presentato un’interrogazione con cui chiede al commissario straordinario del Comune Rosario Arena una serie di risposte relativamente all’attività ripresa dall’azienda di distillazione.

Anzitutto si chiede “se e quali controlli intende porre in essere a tutela della vivibilità del territorio e della salute dei cittadini”, in considerazione del cattivo odore emanato dalla distilleria; si vuole essere poi messi a conoscenza di quali procedimenti giudiziari sono in corso e il loro relativo sviluppo tra il Comune di Partinico e la distilleria Bertolino; ma soprattutto “in virtù di quali autorizzazioni l’impianto continua a svolgere la propria attività e quali interventi il Comune ha posto in essere per limitare l’impatto molesto dell’industria”, dal momento che l’azienda da anni lavora in regime di proroga ed ancora non si sa nulla sull’iter relativo all’Aua a cui la Regione ha sottoposto l’azienda.

“È opportuno anche ricordare che, dopo decenni di veleni, – attacca il consigliere Puleo – le istituzioni politiche hanno dato alla titolare della distilleria carta bianca per la costruzione di un nuovo ecomostro, di cui non si conosce ancora nemmeno il progetto definitivo, e la possibilità di costruire un intero quartiere di palazzine dove oggi sorge l’odierno impianto, che cesserà la propria attività solo quando il nuovo mega impianto sarà costruito e messo in funzione e che siamo sicuri coinciderà con la fine della convenienza economica dell’attività di distillazione”.

“La questione è sicuramente alla mia attenzione – replica il commissario Arena -, mi sto documentando al riguardo perché sono qui da poco e ho necessità anzitutto di visionare gli atti. Sul piano dei controlli ambientali posso assicurare che faremo quanto in nostro potere e saremo operativi e attenti al massimo delle nostre potenzialità e competenze”.