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Partinico, casa di riposo ai privati: atto terzo in consiglio, commissario conferma la scelta

Casa di riposo “Canonico Cataldo” di Partinico ai privati, atto terzo. Va nuovamente in scena al Comune di Partinico il tentativo di affidare all’esterno la struttura che mediamente costa oltre mezzo milione di euro l’anno.

Anche il commissario straordinario del municipio, Rosario Arena, si è convinto che questa potrebbe essere l’unica strada considerando lo stato di dissesto delle finanze comunali. Su questa questione si può dire che è crollata la maggioranza del sindaco Maurizio De Luca, che lo aveva preceduto prima delle dimissioni del maggio scorso.

Infatti per ben due volte l’allora primo cittadino si era visto bocciare l’ipotesi di esternalizzazione o concessione a terzi della casa di riposo dal consiglio comunale. Da vedere ora l’assise come si comporterà e se proseguirà sulla stessa strada, incaponendosi quindi s continuare nell’attuale gestione interna “mista” tra personale comunale ed esterno.

“Bisogna ragionare da buon padre di famiglia in questi casi – afferma il commissario Arena – e posso assicurare che gli anziani saranno tutelati al massimo. Bisogna poi fare i conti con le finanze di questo ente che sono deficitarie. Il servizio non solo sarà assicurato ma il Comune avrà anche degli introiti”.

La formula pensata dal commissario, che ha approvato uno specifico atto di indirizzo che poi dovrà passare al vaglio del consiglio, è sostanzialmente identica a quella che era stata varata dalla precedente amministrazione De Luca: concessione in affidamento per tre anni dietro il corrispettivo del canone concessorio minimo di 20 mila euro annui.

L’appalto verrebbe espletato mediante procedura aperta con il criterio di aggiudicazione del servizio per offerta economicamente più vantaggiosa sulla base di una pluralità di elementi indicati nel bando e capitolato d’appalto, ed eventuale progetto migliorativo che i partecipanti vorranno presentare.

Si applicano le clausole di salvaguardia, per cui l’ente gestore a cui sarà data la concessione avrebbe l’obbligo di assorbire tutti e 11 i lavoratori esterni al Comune attualmente utilizzati in mansioni specifiche di cui non dispone il Comune.

Arena non mostra alcun timore nel dover affrontare l’aula: “Faccio solo delle scelte che ritengo opportune e necessarie – replica -, per il resto sono solo timorato di Dio”. Intanto dai consiglieri che avevano sposato sin da subito questa strada dell’esternalizzazione arriva un plauso:

“Per la terza volta – afferma il consigliere Toti Comito – il consiglio si troverà a confrontarsi su un atto deliberativo bocciato già 2 volte. Nonostante tutto anche il commissario straordinario non ha potuto che prendere atto della situazione drammatica della nostra municipalità e porre in essere l’unica strada percorribile per assicurare un servizio non obbligatorio. Per onestà intellettuale ci sembra doveroso fare un plauso al Commissario e augurarci che questa volta il consiglio comunale prenda atto dell’assenza di alternative e si esprima favorevolmente”.

Il consigliere Piero Rao, tra coloro i quali si sono sempre opposti all’opzione dell’esternalizzazione, commenta con preoccupazione: “La Casa di Riposo purtroppo è considerata un problema e non una risorsa, di conseguenza l’esternalizzazione rappresenta la via breve per rinviare ulteriormente e lasciare il cerino acceso nelle mani della prossima amministrazione”.