Ambiente

Trappeto, scarichi a mare dal depuratore: a luglio non conformi, Amap multata

A luglio le acque scaricate dal depuratore non erano conformi ai limiti fissati dalla legge. Lo ha appurato l’Arpa, l’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, che ha accertato uno scarico oltre i valori tabellari. Ad emergere, secondo i riscontri fatti da polizia municipale e capitaneria, anche l’assenza dei formulari rifiuti al registro di carico e scarico dell’impianto, che sono ovviamente obbligatori.

Il comando di polizia municipale ha inviato in tal senso una comunicazione per elevare sanzioni amministrative a carico di Amap, la società che gestisce il depuratore: “Dal controllo – scrive nella propria relazione il comandante Giuseppe Russo – è emerso che al registro di carico e scarico dell’impianto non vi erano allegati alcuni formulari rifiuti, pertanto è stata inviata comunicazione alla Città Metropolitana di Palermo per l’irrogazione della sanzione di illecito amministrativo”.

In particolare l’Arpa nel luglio scorso aveva prelevato tre campioni di acque presso lo scarico del depuratore prima del recapito finale, punti di scarico nel recapito finale e punto di scarico delle acque provenienti dal centro abitato di Trappeto ma non collegate al depuratore. Questi prelievi, che sono stati effettuati su richiesta del comando di Polizia municipale di Trappeto e dal Circomare di Terrasini della capitaneria di porto sono risultati “costituiti da acque reflue urbane in parte trattate ma non rispondenti ai limiti fissati per gli scarichi in acque superficiali marine”.

Sul caso di questi scarichi a mare aveva chiesto che si facesse chiarezza il deputato alla Camera Antonio Lombardo che aveva fatto istanza di visionare i risultati dei prelievi. Difatti negli ultimi mesi sono stati almeno tre i casi di sospetti scarichi irregolari nel mare trappetese: prima di luglio era capitato a marzo e a maggio. In entrambi i casi si trattava di scarichi al porto ma non sono stati rilevati valori fuori norma.

Nel frattempo l’Amap, nel corso di queste varie segnalazioni, aveva rilevato a giugno il guasto alle pompe di sollevamento fognario ubicate in Piazza Trapani che fu riparato in giornata stessa. Per il resto non pare che vi sia stata altra anomalia evidenziata. Come ha già avuto modo di sottolineare il sindaco Santo Cosentino di fondo, quando emergono queste problematiche, c’è sempre un unico denominatore:

“Purtroppo nel periodo estivo il depuratore comunale va in sofferenza – sostiene – per il forte incremento delle presenze che passano da 3 mila dei mesi invernali a circa 12 mila”. In atto vi è l’iter di avvio dei lavori al depuratore per il suo potenziamento, con fondi stanziati dal Cipe e appalto già affidato. Ci sono però intoppi di natura burocratica dovuti ad alcune integrazioni necessarie da fare rispetto agli interventi programmati. La cosa comunque dovrebbe risolversi nei prossimi mesi.

Situazioni simili si sono verificate anche nella vicina Balestrate: qui il depuratore dovrebbe essere pienamente funzionante e senza alcun limite ma nonostante tutto non sono mancati i problemi. Impianto che, come a Trappeto, è sempre gestito da Amap. Alla fine dello scorso mese di agosto fu avvistata una grossa chiazza marrone nello specchio di mare antistante il depuratore.

Nel gennaio scorso proprio l’Arpa e la polizia municipale, nel corso di un sopralluogo all’impianto, notarono una serie di disfunzioni all’impianto e tra questi l’impossibilità a smaltire i fanghi di prodotti. E’ stato un diportista, Giampaolo Loiacono, ad aver avvistato l’enorme chiazza marrone che andava in contrasto con l’azzurro delle acque del mare balestrate. In tal senso il parlamentare Lombardo non ha dubbi:

“Occorre fare piena luce su questa vicenda e capire come e se funzionano i depuratori presenti nel Golfo di Castellammare e nel resto della Sicilia – ha dichiarato -. A tal proposito i primi di agosto ho presentato una richiesta di accesso agli atti all’Amap, società che gestisce gran parte dei depuratori della provincia di Palermo, chiedendo copia dei registri di carico e scarico dei fanghi. Qui non arretreremo di un millimetro fino a quando non conosceremo la verità e, soprattutto, fino a quando non avremo risolto questi gravissimi problemi”.