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L’emigrazione svuota il Sud e la Sicilia: l’isola sotto i 5 milioni di abitanti

In Italia è possibile vedere una sempre maggiore sensibilità nei confronti del tema migrazione, ma soprattutto al Sud il fulcro del discorso dovrebbe essere spostato questa volta da coloro che arrivano a coloro che decidono di andarsene. Questo perché in regioni come la Sicilia i giovani stanno fuggendo via dalle proprie città, provocando un progressivo svuotamento dell’isola che ricorda i grandi flussi migratori che hanno caratterizzato la sua storia. Se ci si concentra sulla Sicilia, infatti, i dati ufficiali disegnano un quadro preoccupante, dato il rischio dello spopolamento si fa concreto. E non solo: perché dall’isola partono soprattutto i giovani con competenze, quindi quei cervelli dai quali dipende il futuro della regione.

I dati sull’emigrazione meridionale e siciliana

Negli ultimi 15 anni il Meridione ha salutato molti dei suoi cittadini: stando ai dati del rapporto Svimez, si parla di oltre 2 milioni di persone che hanno scelto di abbandonare la propria casa, ricercando la fortuna e il successo altrove. E intanto il divario con le regioni del Nord cresce ancora, e il motivo è di facile intuizione: dal Sud partono soprattutto i giovani laureati, che vanno così ad impoverire la propria regione e ad arricchire le altre (siano esse italiane o estere). E la Sicilia? L’isola in particolare rischia di svuotarsi, perché qui il fenomeno migratorio si fa decisamente più ampio. La prova viene dalle ultime misurazioni fatte da ISTAT, secondo cui ad oggi la Sicilia ospita meno di 5 milioni di abitanti. Oltre ad un tasso di natalità molto basso, infatti, lo spopolamento è causato anche dalla fuga dei giovani cervelli: non a caso, il saldo negativo fra arrivi e partenze è salito a quota 16 mila unità.

Trovare lavoro all’estero: come fare?

Se prima quindi una delle preoccupazioni principali per chi decideva di emigrare era la paura del trasferimento, oramai questo problema pare superato: questo, anche grazie alle agenzie specializzate in traslochi all’estero, in grado di supportare chi compie questo step decisivo e difficile. Il problema maggiore, quindi, rimane quello di trovare un lavoro adeguato. In questo caso, si consiglia di studiare tutte le opportunità date da Internet, ad esempio visionando gli annunci online o inviando la propria auto-candidatura attraverso i siti delle aziende. È chiaro che bisogna far coincidere le proprie competenze con le figure più ricercate: in certi paesi, infatti, certi lavori riscuotono maggiore successo rispetto ad altri. Esistono poi dei portali web che raccolgono una serie di posizioni aperte all’estero, come l’Eures (il sito europeo per la mobilità professionale). Infine, un’ulteriore arma per aver maggiore successo è quello di saper parlare con scioltezza la lingua del paese prescelto: è dunque consigliabile cominciare a studiare o ripassare diversi mesi prima.

La Sicilia si sta svuotando e i giovani scelgono sempre più spesso di andare all’estero, perché qui trovano poche opportunità.