Enti locali

Partinico, tensione al palazzo di città: la sfiducia dall’aula si sposta al commissariato

L’aspro contenzioso politico a Partinico dalle aule del consiglio comunale finisce addirittura al commissariato di polizia. Tre consiglieri comunali, Toti Comito, Giusi Di Capo e Vito Giuliano, hanno presentato una denuncia contro la presidente del consiglio Silvana Italiano. Gli esponenti dell’assise ipotizzano nei suoi confronti possibili reati come omissioni di atti d’ufficio e abuso di potere.

Intervista al presidente del Consiglio Silvana Italiano

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Il nodo ruota attorno alla mancata convocazione del consiglio comunale con all’ordine del giorno la modifica del regolamento comunale con cui si introduce la mozione di sfiducia al presidente. La presidente si difende e assicura che l’iter è già partito per fissare la seduta. Rassicurazioni che non sono per nulla bastate, anzi hanno fatto alzare ulteriormente il clima di tensione:

“L’articolo 21 dello Statuto dava tempo alla presidente del consiglio 20 giorni per poter convocare la seduta su richiesta dei consiglieri – attacca Comito -, oggi veniamo a sapere con tanto di documento firmato dalla stessa Italiano che è stato avviato l’iter. In poche parole certifica che ha deliberatamente, volontariamente ed arbitrariamente perso strumentalmente tempo solo perché non gli stanno beni i punti all’odg richiesti dai consiglieri lo scorso 20 settembre. Pertanto lunedì integrerò l’esposto e formalizzerò direttamente in prefettura la richiesta di porre in essere tutti gli adempimenti affinché venga tutelato il dettato statutario dell’Ente”.

“Non possiamo continuare a farci mortificare ancora – aggiunge Di Capo – e abbiamo il dovere di lavorare e portare le istanze dei cittadini e il bene comune avanti. Non possiamo fermarci e nessuno ci deve bloccare”. L’obiettivo con questa modifica regolamentare è proprio quello di rimuovere il vertice dell’assise con cui da mesi si vive una profonda rottura. La proposta è quella di inserire la “cessazione” dalla carica del presidente a seguito della presentazione di una mozione di sfiducia.
Intervista al consigliere comunale Giusi Di Capo
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Per poterla presentare deve essere sottoscritta da almeno un terzo dei consiglieri, quindi 8, e per essere approvata servirà la maggioranza assoluta. I consiglieri accusano la presidente di aver assunto una strenua difesa dell’attuale commissario straordinario del Comune Rosario Arena, dimenticando il suo ruolo super-partes e non difendendo l’assise dai continui attacchi dello stesso commissario.

Ultimamente proprio Arena ha chiesto l’intervento ispettivo dell’assessorato regionale agli Enti locali, segnalando presunte inadempienze del consiglio comunale. A sua volta diversi consiglieri hanno presentato un esposto sempre alla Regione chiedendo la rimozione del commissario “per incompatibilità ambientale e continua minaccia ed intimidazione al corpo politico”.

Vicende che indiscutibilmente danno il senso di quanto sia alta la tensione al palazzo di città. “Trovo disdicevole che ancora debba continuare a subire delle minacce, perchè solo così possono essere definite – replica la presidente dell’assise -. Non ho alcuna difficoltà a convocare il consiglio comunale con questo ordine del giorno, ma per convocarlo devo inserire la surroga del consigliere Gianlivio Provenzano che si è appena dimesso. Prima serve questo atto che gli uffici stanno predisponendo, non appena avrò questo provvedimento non avrò alcuna difficoltà. Ho la coscienza a posto, ritengo non ci siano i presupposti per una sfiducia”.