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Partinico, casa riposo. I familiari degli anziani: “Esternalizzazione e controlli serrati”(VIDEO)

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Al momento nessun’altra ipotesi per il futuro della casa di riposo “Canonico Cataldo”: o la chiusura o l’esternalizzazione della gestione. In un prossimo futuro poi si può lavorare sulla costituzione di una fondazione misto pubblico-privato. Questo il quadro definitivo tracciato dal commissario straordinario del Comune Rosario Arena dopo aver avuto un faccia a faccia con l’arcivescovo di Monreale Michele Pennisi sulla spinosa vicenda.

Il capo dell’amministrazione partinicese è stato ricevuto dall’alto prelato al quale è stato chiesto un aiuto: dalla Curia però, già di per sè in difficoltà a garantire il mantenimento delle tante strutture sociali ad essa collegate, non sono arrivate notizie confortanti. Proprio per questo motivo Arena ha preso la decisione che per la quarta volta porterà la proposta di esternalizzazione della gestione della casa di riposo in consiglio comunale.

Se anche la prossima volta il consiglio dovesse esprimersi con un “no” il commissario chiuderà definitivamente la struttura. Scatta il conto alla rovescia: la copertura finanziaria è garantita sino al 31 dicembre prossimo. “Ci sono materialmente ancora i tempi per poter arrivare entro la fine dell’anno ad assegnare la gestione della struttura con un bando pubblico – afferma Arena -. Questo è l’ultimo treno per evitare la chiusura che io mai vorrei. Ma purtroppo il Comune è in dissesto e non si può permettere di mantenere una struttura che costa 400 mila euro e che per di più non è contemplata dalla legge come servizio indispensabile”.

Il commissario quindi mette pressione all’assise che per ben tre volte nell’ultimo anno ha detto “no” all’ipotesi di esternalizzare la gestione che al momento è in mano al Comune avvalendosi di una cooperativa che garantisce parte della mano d’opera occorrente. Non ci stanno i consiglieri che sino ad oggi si sono opposti a questa sorta di privatizzazione:

“Si vuole scaricare sul consiglio un’incapacità gestionale – replica il consigliere Piero Rao -. Abbiamo portato all’attenzione del commissario delle proposte che partono anzitutto da un taglio delle spese rispetto all’attuale gestione. Al momento ricordo che la casa di riposo ha un personale che dovrebbe garantire l’assistenza a 40 utenti ma ne sono ricoverati all’incirca poco più di una ventina”.

Il vescovo auspica che non vi sia alcuna chiusura: “Sarebbe terribile – ha evidenziato nel corso dell’incontro al commissario -, la soluzione immediata appare quindi quella dell’esternalizzazione e pensare poi ad una fondazione per una futura gestione”. Intanto ieri nuovo incontro tra i parenti degli anziani ricoverati, che si sono riuniti in comitato, e il commissario del Comune: “Proponiamo – si legge in una nota consegnata ad Arena – l’esternalizzazione per due anni e la costituzione di un comitato di controllo sulla qualità dei servizi erogati dove vi sia una rappresentanza dei familiari ospiti della struttura”.