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Partinico, troppi soldi per adeguare l’ex pretura: centro per l’impiego in bilico

Ci vogliono 237 mila euro per mettere a norma i locali dell’ex pretura e utilizzarli per sistemarci all’interno gli uffici del Centro per l’impiego di Partinico. Troppi soldi per un Comune come quello di Partinico che non è in grado di stanziare questa somma. La vicenda quindi resta sul filo del rasoio e rimane ancora incerto il futuro della struttura.

Gli attuali locali in cui si trova allocato l’ex ufficio di collocamento, in via Aosta, dovranno essere lasciati a stretto giro di posta: i proprietari hanno infatti intimato lo sfratto per il mancato pagamento dell’affitto. Il commissario straordinario che regge le sorti del municipio partinicese, Rosario Arena, al suo insediamento nel giugno scorso si è trovato di capo e collo anche questo tra i tanti altri problemi ereditati:

“Purtroppo il nostro ente è in dissesto e non è in grado di poter pagare la retta per la locazione mensile dell’attuale stabile in cui si trova il Cpi – afferma -. Abbiamo messo a disposizione dei Comuni che fanno riferimento al bacino del centro per l’impiego questi locali di nostra proprietà che si trovano nell’ex sede distaccata del tribunale di Palermo. Purtroppo necessitano tanti fondi per poter rendere a norma questo immobile rispetto alle esigenze di una struttura come quella del Cpi. Da una stima fatta dai nostri tecnici servono 237 mila euro che le casse del nostro municipio non possono affrontare”.

Il Commissario in buona sostanza ha lanciato un appello ai sindaci del comprensorio che sono stati chiamati a raccolta una prima volta nel corso di un incontro informale: a presentarsi solo Trappeto e Giardinello, motivo per cui è stato deciso di reincontrarsi nella speranza che a rispondere all’appello possa essere più enti locali. La situazione resta abbastanza ingarbugliata perché al momento davvero soluzioni non sembrano essercene. I Comuni del comprensorio hanno confermato di voler continuare a farsi carico della quota parte per le spese di funzionamento della struttura ma nient’altro.

“L’ipotesi di realizzare a nostre spese lavori nell’ex pretura di Partinico – ha evidenziato il sindaco di Giardinello, Antonio De Luca – è da escludere. Non possiamo normativamente spendere fondi per un immobile che non è di nostra proprietà”. Un’altra ipotesi potrebbe essere quella di cercare altri locali idonei ma non è facile per il tipo di caratteristiche necessarie per il funzionamento di un centro per l’impiego.