Ambiente

Emergenza rifiuti, ancora stop conferimento umido: da Partinico a Carini, passando per Castellammare del Golfo

Chiusi gli impianti di conferimento dell’organico e momentaneamente sospesa la raccolta dell’umido. Problemi si registrano un pò in tutta la Sicilia occidentale, quindi anche nei comprensori del partinicese, del carinese e nel Golfo di Castellammare.

Il problema è dettato dalla chiusura della piattaforma Ecox di Termini Imerese che per l’appunto per la sua grande capacità era in grado di ricevere la frazione umida prodotta da questo comprensorio. Si parla addirittura di 10 giorni di stop al conferimento. Ripiombano quindi nell’incubo i Comuni di Partinico e Carini, che già hanno dovuto scontare grossi problemi con continui blocchi della raccolta della frazione organica che oramai, a singhiozzo, va avanti da almeno un mese.

A Borgetto l’amministrazione comunale ha deciso di seguire quanto fatto dagli altri piccoli Comuni dell’hinterland, attrezzandosi con cassoni ermetici dove temporaneamente conferire l’organico raccolto per strada e nelle abitazioni in attesa poi di smaltirlo nelle apposite piattaforme quando saranno nuovamente disponibili:

“Ad oggi persiste a livello regionale – scrivono in una nota il sindaco Luigi Garofalo e l’assessore all’Ambiente Giuseppe Vitale – la difficoltà di conferire la frazione organica per la maggior parte dei Comuni nelle discariche autorizzate. Alla luce di tale impossibilità l’amministrazione, in via del tutto eccezionale, ha provveduto alla collocazione di cassoni ermetici per la raccolta temporanea della frazione organica. Il servizio riprenderà regolarmente da mercoledì 6 novembre”.

Nelle scorse settimane avevano fatto ricorso a questo sistema Montelepre, Giardinello, Balestrate e Trappeto. Territori di piccola grandezza e dove quindi è più semplice poter gestire queste emergenze anche per il limitato quantitativo da raccogliere. Storia diversa invece per  grandi Comuni come Partinico e Carini che questa soluzione, proprio perchè producono un alto numero di tonnellate di umido, non posso adottarla per ragioni di spazio e materiale gestione”.

Nel trapanese Alcamo da tempo non raccoglie più l’umido proprio per queste difficoltà a trovare piattaforme con cui convenzionarsi: esattamente dall’aprile scorso. Umido e indifferenziato vanno praticamente insieme, cosa che ha comportato un crollo della percentuale di differenziata passato dal 60 per cento circa è scesa al di sotto del 30 per cento.

A Castellammare del Golfo invece si era trovata una soluzione con una certa continuità ma anche qui la chiusura dell’impianto della Raco di Catania ha comportato un blocco della raccolta. “Stiamo lavorando – affermano il sindaco Nicola Rizzo e l’assessore all’Ambiente Vincenzo Abate – per una soluzione alternativa. Riteniamo che la prossima settimana la raccolta dei rifiuti organici dovrebbe tornare ad essere regolare”.

Le piattaforme periodicamente sono costrette a chiudere perchè hanno difficoltà a smaltire l’enorme quantità di rifiuti che ricevono e devono sottostare a certi quantitativi autorizzati dalla Regione.