Lavori pubblici

Terrasini e Balestrate, in ritardo le opere di contenimento del dissesto idrogeologico

Ritardi nell’avvio dei lavori per ridurre il dissesto idrogeologico a Terrasini e Balestrate. Lo denuncia il gruppo parlamentare all’Ars del Movimento 5 Stelle che punta il dito contro la burocrazia. In particolare si parla di 113 giorni di ritardo nella valutazione del progetto su Terrasini per finire ai 148 di Balestrate.

“I danni al nostro territorio e ai cittadini a causa degli ormai sempre più frequenti eventi alluvionali – afferma in un’interrogazione la deputata regionale del Movimento 5 Stelle all’Ars Valentina Zafarana – potrebbero essere prevenuti se politica e burocrazia fossero capaci di operare tempestivamente. In Sicilia però non partono i progetti di risanamento perché la struttura commissariale per il dissesto idrogeologico, che dovrebbe incaricare le commissioni che valutano i progetti e quindi consentire l’avvio delle progettazioni, va incredibilmente a rilento”.

Dal 2016 sono attribuite al commissario di governo contro il dissesto idrogeologico le competenze di gestione, monitoraggio e controllo dei fondi previsti dal Patto per il Sud per l’attuazione degli interventi strategici contro il dissesto idrogeologico. In sostanza il commissario oltre a ripartire le somme sui vari progetti, si occupa pure delle varie fasi, compresa la progettazione, che viene messa a bando.

“Il problema nasce quando la gara per l’affidamento della progettazione dura quasi un anno – aggiunge Zafarana -, come nel caso di Saponara, comune funestato dall’alluvione  del 2011, a causa di inspiegabili ritardi nella nomina della commissione valutatrice, che dev’essere nominata dal Commissario stesso, il quale ci mette, in media, circa 4 mesi. In alcuni casi, come Balestrate, ce ne ha messi 5, in altri. Ma la cosa più grave è che diversi progetti sono stati definanziati, ad agosto scorso, dal commissario stesso, proprio a causa della mancanza della progettazione definitiva, circostanza la cui responsabilità è totalmente in capo al medesimo soggetto. Il commissario punisce sé stesso, ma le conseguenze le pagano solo i cittadini. Vogliamo sapere dal presidente Musumeci quindi quali iniziative intende intraprendere per ridurre i tempi di nomina delle commissioni giudicatrici per tutte le gare che si svolgeranno nel prossimo futuro e soprattutto come intende garantire la copertura finanziaria degli interventi definanziati con la delibera di giunta dell’agosto 2019”.