Lavori pubblici

Partinico e Carini, soldi per finanziare i teatri alla scuola “Cassarà” e al “Totuccio Aiello”

Soldi a Partinico e Carini dalla Regione per rifunzionalizzare due teatri nelle rispettive città: l’anfiteatro della scuola partinicese “Ninni Cassarà” e il teatro carinese intitolato a “Totuccio Aiello”. Per entrambi due finanziamenti di 300 mila euro ciascuno per rilanciare due luoghi simbolo della cultura di un territorio.

A Partinico prevista la trasformazione dell’attuale anfiteatro scolastico di via Maggiore Guida in teatro pubblico. Secondo le mire del progetto, che è stato realizzato a tritolo gratuito dall’architetto Isabella Daidone con il supporto del Comune, verrà gestito da un’associazione teatrale in orari non scolastici. Uno spazio che potrà comunque essere utilizzato dal personale scolastico per le attività di progettazione didattica.

“Ancora un obiettivo centrato – commenta soddisfatto il consigliere comunale Mauro Lo Baido che all’epoca da assessore ai Lavori pubblici portò avanti il progetto -. Esprimo grande soddisfazione per questo risultato. Il lavoro di progettazione e programmazione portato avanti quando ero assessore del Comune di Partinico porta ancora oggi i suoi frutti per la città. Partinico avrà il suo Auditorium presso l’istituto comprensivo ‘Ninni Cassarà’. Uno spazio aperto ai cittadini e alle associazioni in cui ritrovarsi per fare cultura e comunità”.

A Carini  allo stesso modo prevista una totale rifunzionalizzazione e ristrutturazione dell’attuale teatro: “Carini – commentano in una nota congiunta sono la coordinatrice e il portavoce comunali di Diventerà bellissima, Antonella Troia ed Enrico Vivona – vanta una storia teatrale pluridecennale, dalla quale sono nate vere e proprie maschere che hanno contribuito a definirne l’identità.

Il teatro a Carini è vivo e pulsante e offre svago e cultura ai nostri concittadini anche con una rassegna che, in tempi più recenti, registra numerosi abbonati a conferma del forte radicamento del teatro nella cultura dei nostri concittadini. Che si possa recitare in un contesto più adeguato alla varietà dell’offerta e all’avanguardia con le moderne tecnologie, è un passo importante nella direzione del ripristino della socialità e dell’appartenenza comunitaria”.