Ambiente

Partinico, rinviato atto di indirizzo su distilleria Bertolino: scintille in consiglio comunale

Rinviata in commissione consiliare la discussione su quello che sarà il futuro impianto della distilleria Bertolino di Partinico. Ieri sera non è stato neanche messo ai voti l’atto di indirizzo presentato dal consigliere comunale Emiliano Puleo con cui si chiedeva un impegno al Comune di Partinico affinchè vietasse esplicitamente la possibilità della realizzazione di un inceneritore nell’area in cui dovrà trasferirsi l’industria insalubre di prima classe.

In pratica si sollecitava ad inserire nella variante urbanistica già approvata nella scorsa legislatura questa dicitura per evitare possibili nascite di impianti similari a quelli degli inceneritori.

La consigliera del Movimento 5 Stelle, Giusi Di Capo, ha proposto di studiare questo argomento nell’apposita commissione consiliare in modo da trovare un’intesa unitaria tra tutti i consiglieri. Rinvio votato dall’aula che però ha creato attriti e dissapori. “Puleo sa benissimo – ha evienziato la Di Capo – qual è la posizione del Movimento 5 stelle di Partinico sugli ecomostri e inceneritori e ha avuto conferma,se mi ascoltava, che io sono totalmente contraria agli inceneritori. Sapeva benissimo che condividevo l’idea di base del suo documento perché l’ho affermato nella mia dichiarazione di voto. Ahimè ho constatato dagli interventi degli altri consiglieri molte perplessità e incertezze sulla forma della sua richiesta e quindi ho ritenuto opportuno portare la richiesta, coinvolgendo l’intero consiglio allo studio da parte degli uffici comunali e dal segretario generale per modificare l’intervento nella forma in modo tale da raggiungere veramente l’obiettivo e non lasciare tutto in aria avendo solamente come risposta un documento bocciato e che non avrebbe di certo sortito nessun risultato, tranne quello di dire “io sono il più bravo e ho a cuore l’ambiente e voi no!”

LEGGI IL DOCUMENTO INTEGRALE DI EMILIANO PULEO    

Ieri sera il consiglio comunale di Partinico aveva la possibilità di portare a casa un risultato storico sul tema della “delocalizzazione” della distilleria Bertolino, a tutela della salute dei cittadini e della vivibilità di un territorio già martoriato da decenni di inquinamento e molestie olfattive. Dopo 8 mesi è infatti finalmente approdato in aula l’atto di indirizzo da me presentato col fine di integrare la variante urbanistica votata in passato dal precedente consiglio comunale che ha trasformato in zona industriale l’area di contrada Bosco dove si dovrebbe allocare la nuova industria Bertolino con una breve ma chiara postilla, ovvero il divieto categorico della possibilità di costruire un impianto di incenerimento dei rifiuti, considerato che è certo che il nuovo impianto non sarà più una “semplice” distilleria, ma avrà a che fare con le biomasse e che molte linee di pensiero classificano almeno la frazione organica dei rifiuti proprio come biomassa. In aula molti consiglieri si sono dichiarati favorevoli alla proposta, altri – pur essendo convinti della bontà della proposta – non ne condividevano la forma con la quale è stata avanzata. Mi sono dunque dichiarato disponibile alla riformulazione dell’atto di indirizzo, ma non al suo rinvio. Dispiace però constatare che, nonostante vi erano le condizioni favorevoli all’approvazione di un atto così incisivo, alla fine il consiglio abbia deciso di rinviare il punto trasmettendoli alla commissione consiliare. Che tradotto significa rimandare la questione alle calende greche in una consiliatura già agli sgoccioli. Fa rabbia che questa proposta di rinvio sia arrivata proprio dal consigliere Giusi Di Capo, rappresentante del Movimento 5 Stelle, che sul tema dovrebbe rappresentare un baluardo dell’ambientalismo e che invece, ancora una volta, dimostra di non avere il coraggio di prendere una posizione chiara, fornendo assist a chi si dichiara apertamente favorevole ad ecomostri come gli inceneritori. Noi, la cui storia parla chiaro e ci vede da sempre contrapposti all’inquinamento e all’azione della distilleria Bertolino a differenza di tanti altri, continueremo a non essere complici di scelte superficiali e conniventi che consentiranno all’industria di far sorgere un nuovo ecomostro in contrada Bosco Falconeria, dove potrà fare di tutto senza limitazioni in un territorio a chiara vocazione agricola e turistica e in una città già abbondantemente martoriata dal punto di vista ambientale e non solo. Speriamo di essere smentiti e che il punto possa tornare immediatamente in aula, trovando il consenso della maggioranza dei consiglieri visto che si tratta di una proposta di assoluto buon senso che non vuole interrompere un percorso che tutta la città vuole, ma soltanto evitare che nel futuro si possa avere a che fare con una fonte di rischio per l’ambiente e la salute ancora peggiore dell’attuale distilleria Bertolino.