Religione

Partinico, reliquie della beata Pina Suriano a Lercara Friddi per tre giorni

Lercara Friddi per tre giorni in festa: ieri sera sono arrivate le venerate reliquie della beata Pina Suriano da Partinico. Si tratta del reliquiario che fu benedetto da Papa Giovanni Paolo II in persona nel 2004 a Loreto, nel giorno in cui vi fu la canonizzazione per la Serva di Dio di Partinico. La confraternita partinicese intitolata alla beata ha personalmente curato il trasferimento del reliquiario che rimarrà sino a domani sera, per poi fare ritorno al santuario di Partinico il lunedì mattina.

E’ stata l’azione cattolica della cittadina lercarese a mettersi in contatto con la comunità di Partinico per richiedere il reliquiario. In programma un fine settimana intenso di celebrazioni nella chiesa di Maria Santissima della neve guidato da don Mario Cassata in corrispondenza dell’inizio del periodo dell’Avvento. Qualche settimana fa lo stesso reliquiario era stato a Montevago, nell’agrigentino.

Il culto di Pina Suriano è diffuso non solo in Sicilia ma anche oltre i confini nazionali, specie nella zona del Sudamerica. Nei mesi scorsi sono state riesumate le spoglie mortali della Beata, custodite proprio nel santuario. La Santa Sede ha dato l’ok all’operazione che è stata seguita direttamente da alcuni esponenti del Vaticano stesso che si sono recati personalmente a Partinico per l’apertura dell’urna e l’attenta raccolta delle ossa e di ciò che rimaneva del corpo della Serva di Dio.

L’operazione di riesumazione è frutto dell’iniziativa portata avanti dalla chiesa e dalla confraternita intitolata a Pina Suriano che ha fatto una raccolta fondi in occasione delle celebrazioni per il 68° anniversario della morte della Beata. La Serva di Dio è definita “straordinaria”, ricordata per la sua incessante attività nelle file dell’Azione Cattolica in anni in cui il contesto sociale e politico era molto difficile per la libera espressione del culto e delle proprie idee.

Sin dalla fanciullezza non risparmiò rinunzie e preghiere, digiuni e macerazioni per vocazione a “Gesù Eucaristia”, a cui fece voto di verginità e totale abbandono. Subito dopo la sua morte, il 19 maggio del 1950, la chiesa e le persone che sono sempre state accanto a Pina si accorsero della sua “Santità”.