Enti locali

Partinico, la sfida infinita in consiglio: altro esposto contro la presidente Italiano

Nuovo esposto all’assessorato regionale agli Enti locali contro la presidente del consiglio comunale di Partinico Silvana Italiano. La firma è di 8 consiglieri comunali che chiedono contestualmente alla Regione la “rimozione immediata” della Italiano, e contemporaneamente alla stessa presidente di annullare l’ordine del giorno del consiglio convocato domani per riconvocarne un altro con l’aggiunta della trattazione della mozione di sfiducia.

La presidente risponde picche e si aggrappa al regolamento comunale sostenendo che non sono maturati i tempi per discutere della sfiducia. In questo clima di assoluta guerra all’interno del palazzo di città ognuno a modo suo si richiama a regolamenti, norme, trasparenza e legalità.

“Ancora una volta – attacca Toti Comito, tra i firmatari dell’esposto all’assessorato regionale agli Enti locali – il presidente continua con l’essere inadempiente omettendo l’inserimento all’ordine del giorno della mozione di sfiducia. Si ricorda che da giurisprudenza consolidata l’ammissibilità di un ordine del giorno non spetta né al presidente, né al segretario, né alla conferenza dei capigruppo ma solamente all’intera assise del consiglio comunale. Pertanto si richiede l’annullamento di questa convocazione e la riconvocazione del consiglio con l’ordine del giorno richiesto da numerosi consiglieri. In alternativa giorno 16, all’apertura dei lavori, chiederò il rinvio di tutti i punti a data da destinarsi, così che la pseudo presidente sarà costretta a riconvocare. Ovviamente il consiglio funziona a maggioranza. Mi auguro che la maggior parte dei consiglieri condividano queste mie valutazioni”.

La richiesta di trattazione della mozione di sfiducia era stata presentata più di 10 giorni da 11 consiglieri e tra i firmatari ci sono gli 8 esponenti che hanno presentato questo esposto. Questo ennesimo scontro arriva a pochi giorni dalla nomina da parte dello stesso assessorato regionale agli Enti locali di un commissario sulla base proprio di una sollecitazione della presidente dell’assise. ù

Ad essere stato rappresentato quanto fatto dai consiglieri in una seduta del novembre scorso, quando è stato modificato il regolamento proprio per introdurre l’istituto della mozione di sfiducia all’organo della presidenza. Come però anche evidenziato dagli uffici comunali, che avevano ritenuto inammissibile tale modifica, si sarebbe prima dovuto modificare lo statuto e solo dopo intervenire sul regolamento. Tesi però non condivisa dalla maggioranza dei consiglieri che hanno comunque voluto andare avanti e votare l’atto.

“I consiglieri non possono pretendere che io faccia una cosa irregolare – replica Silvana Italiano – perchè la delibera deve rimanere in pubblicazione per 15 giorni, questo lo prevede con chiarezza il nostro regolamento. Ciò significa che prima del 19 dicembre non si potrà inserire la discussione della mozione di sfiducia come richiesto in trattazione nell’assise. Dunque non posso accogliere in alcun modo la richiesta di modifica dell’ordine del giorno a tutela dell’ente e della legalità”.