Cronaca

San Giuseppe Jato, falsi documenti per rimborsi: sequestro di beni ad imprenditrice dei rifiuti

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Su delega della Procura della Repubblica di Palermo, la Compagnia della Guardia di Finanza di Partinico guidata dal capitano Andrea Mascia, nel corso di una complessa indagine economico-finanziaria, ha eseguito un provvedimento di sequestro patrimoniale d’urgenza, finalizzato alla confisca per “equivalente”, per quasi mezzo milione di euro, nei confronti dell’ex rappresentante legale dell’impresa Cogesi di San Giuseppe Jato, operante nel settore dei rifiuti.

In particolare, a seguito di un controllo fiscale, le fiamme gialle partinicesi hanno accertato che Valentina Mangano , 25 anni, nella sua qualità di amministratrice pro tempore dell’azienda, aveva annotato in contabilità, e portato in dichiarazione, dei costi relativi agli anni d’imposta 2016 e 2017 derivanti da alcune schede carburanti fittizie. Durante l’attività ispettiva tali schede non sono state esibite ai verificatori, adducendo che erano andate perse.

Tuttavia, gli ulteriori approfondimenti condotti dai finanzieri hanno permesso di rinvenire comunque una copia di questi documenti e di accertarne la falsità tramite controlli incrociati mirati presso una società di Partinico attiva nel commercio al dettaglio di carburante per autotrazione. In totale, sono state 94 le schede false confluite nella dichiarazione fiscale del 2016 e 193 quelle riportante nella dichiarazione per l’anno d’imposta 2017, per un costo fittizio globale mai effettivamente sostenuto di oltre un milione di euro. L’imposta complessivamente evasa, così come constatata dai finanzieri, ammonta a circa 480 mila euro.

L’ipotesi di reato formulata dagli inquirenti è di “dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti”. Per questo l’autorità giudiziaria ha emesso immediatamente un decreto di sequestro preventivo d’urgenza per l’ammontare della somma complessivamente evasa, vale a dire 48 mila euro.

Il sequestro “per equivalente” ha interessato i conti correnti bancari dell’indagata, il premio di una polizza assicurativa, oltre 200 mila euro di crediti vantati nei confronti del Comune di Partinico, trasferiti nel tempo dall’azienda all’ex amministratrice, nonché beni materiali ed immateriali rientranti nella sua disponibilità, tra cui un acquascooter e uno yacht del valore commerciale di oltre 230 mila euro, l’intero pacchetto azionario di due società con sedi a Milano e San Giuseppe Jato, quest’ultima già oggetto di un provvedimento interdittivo antimafia da parte del prefetto della Provincia di Palermo, nonché l’80 per cento delle quote di un’ulteriore impresa, anch’essa già colpita da interdittiva antimafia dell’Autorità Prefettizia, avente sempre sede a San Giuseppe Jato.

Non è la prima volta che la Cogesi finisce nell’occhio del ciclone di indagini dell’autorità giudiziaria. Diversi i procedimenti avviati. Valentina Mangano risulta essere fidanzata di Stefano Lo Greco, titolare della ditta Cogesi. La ditta nell’ottobre scorso fu investita da un grosso incendio che distrusse 22 nuovi mezzi per la raccolta dei rifiuti; pochi giorni prima aveva subito il sequestro di beni per un milione e 500 mila euro.