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Partinico, riconteggiati i gettoni “illegittimi” ai consiglieri: cifre sostanzialmente confermate

Riconteggio sui gettoni di presenza completato dagli uffici e cifra da recuperare sostanzialmente invariata. Alla fine tanto rumore per nulla, viene da dire, in relazione al caso scoppiato qualche mese fa al Comune sulla presunta liquidazione di gettoni non dovuti ai consiglieri comunali. Questi ultimi avevano preannunciato ricorsi e ipotetici errori nel conteggio da parte del Settore agli Affari generali.

Invece la cifra da recuperare rimane praticamente invariata, di errori non ce ne sono stati, almeno di rilievo. La cifra che dovrà essere recuperata, a conclusione del riconteggio, è di 191 mila euro, appena 1.600 euro meno rispetto a quella che era stata inizialmente rendicontata. A certificarlo con un’apposita determina degli Affari generali la responsabile di Settore Maria Pia Motisi, il responsabile dell’ufficio della Segreteria generale Gino Di Liberto e la responsabile del Servizio I Concetta Concone.

Per quanto concerne gli importi da recuperare dal 2009 al 2016, pari a 183.645,17 euro, questi saranno di competenza dell’Osl, organismo straordinario di liquidazione che si è insediato in seguito alla dichiarazione di dissesto finanziario del Comune. Spetterà a questi funzionari procedere all’incasso di queste somme liquidate: competenza dovuta al fatto che al 2016 risultava essere stato approvato l’ultimo bilancio antecedente per l’appunto alla dichiarazione di dissesto; le rimanenti somme, all’incirca 7.500 euro, spetterà invece recuperarle all’attuale gestione amministrativa in mano al commissario straordinario con i poteri della giunta Rosario Arena che di recente ha approvato di bilancio riequilibrato (in attesa di conferma dal ministero dell’Interno, ndc) su base quinquennale 2017-2021.

A far emergere questi presunti esborsi non dovuti fu proprio il commissario Arena che si rese conto di una potenziale violazione di una legge regionale del 2008 mai applicata a Partinico e nemmeno regolamentata dal consiglio comunale. Il “vizio” sarebbe dovute all’elargizione, erronea secondo il Comune, di circa 11 mila gettoni non dovuti per sedute di consiglio e commissioni andate deserte, in cui i consiglieri presenti hanno incassato i 30 euro lordi pur non avendo di fatto svolto alcuna attività per mancanza del numero legale. In totale ad essere coinvolti effettivamente sono 67 consiglieri ma per 16 di loro è stata avviata la compensazione per via dello scarso numero di somme da restituire. Recentemente i consiglieri comunali hanno fatto, tramite la presidente Silvana Italiano, richiesta di accesso agli atti. L’obiettivo era proprio quello, attraverso l’appoggio dei rispettivi legali di fiducia, di avviare delle verifiche convinti evidentemente che ci sarebbero potuti essere degli errori di calcolo e anche nell’applicazione della norma regionale frutto della cosiddetta “spending review” per arginare i costi della politica. Non è escluso che i consiglieri comunali possano ancora presentare ricorso contro questo provvedimento, nonostante i riconteggi, convinti che l’errore sia stato degli uffici e non da parte loro non c’è mai stato alcun “dolo”.