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Partinico, pasticci sulla casa di riposo: ora spunta un procedimento disciplinare

Procedimento disciplinare in corso per ciò che attiene le tribolate procedure attorno alla casa di riposo “Canonico Cataldo”, ancora in bilico tra la chiusura e l’esternalizzazione della gestione. Trapela poco dagli uffici comunali, sul banco degli imputati l’oramai ex capo settore dei Servizi sociali Nunzio Lo Grande.

Dubbi sugli atti posti in essere in questi ultimi due anni riguardo all’assetto gestionale della struttura che ospita 27 anziani. Anche questi presunti errori finiscono per lo scatenare nuove polemiche sul piano politico con i consiglieri comunali a chiedere maggiore trasparenza sullo spinoso e delicato argomento.

L’esponente dell’assise Toti Comito chiede che fine abbia fatto la famosa delibera dell’allora amministrazione del sindaco Maurizio De Luca, mai formalmente revocata dal suo successore, il commissario straordinario Rosario Arena, in cui si stabiliva di attivare il servizio dei cibi precotti con contestuale chiusura della cucina interna alla casa di riposo. Un primo passo verso la totale internalizzazione della gestione, decisa all’epoca in seguito alla doppia bocciatura da parte del consiglio dell’esternalizzazione ritenuta necessaria per via della situazione di dissesto finanziario del Comune e dell’elevato costo non sostenibile di quasi mezzo milione di euro l’anno.

“Una delibera della giunta De Luca – rileva Comito – che viene revocata e modificata non da un’altra delibera di giunta ma da una disposizione di servizio del commissario. Un’ingerenza di natura ‘politica’ su un fatto gestionale. Di fatto si blocca la gara. Che fine hanno fatto le buste pervenute? C’è un verbale? Quali proposte contenevano?  E se gli importi sarebbero stati inferiori rispetto a quanto il Comune ha già speso e spende, siamo in presenza di un danno erariale?”.

Interrogativi dai quali è emerso che sui vari atti gestionali legati alla casa di riposo ci sarebbero stati dei presunti “pasticci” degli uffici dei Servizi sociali, guidati all’epoca dal capo settore Nunzio Lo Grande, da tempo oramai in malattia e sostituito. Proprio questi pasticci hanno portato all’interruzione di ogni procedimento, gara d’appalto compresa:

“Non si poteva andare avanti con tali presupposti proprio per le varie irregolarità emerse – ha precisato il commissario Arena -. Ho raccolto le segnalazioni del segretario generale”. Da qui sarebbe partita anche il procedimento disciplinare a carico di Lo Grande ma dal Comune su questa vicenda le bocche sono cucite e non è dato sapere se nel mirino siano finiti anche altri funzionari.