Ambiente

Partinico, l’emergenza rifiuti è oramai ordinaria e ci si fa “giustizia” da soli

Emergenza ambientale nel partinicese, dove il problema dello smaltimento dei rifiuti a singhiozzo continua a penalizzare un territorio. Proliferano le discariche abusive e i cittadini si fanno “giustizia” da soli. Come a Partinico dove si susseguono gli incendi a cataste di rifiuti, anche pericolosi; nella vicina Borgetto persino la zona turistica di Romitello, zeppa di villini, è invasa da rifiuti a cui si aggiungono fogne a cielo aperto e perdite di acqua per la rete colabrodo.

Questa è sicuramente la fotografia dei problemi che entrambi i Comuni da lungo tempo stanno subendo senza soluzione di continuità. Prima il subentro dell’Ato rifiuti Palermo 1 che sicuramente ha fatto scadere la qualità del servizio per una serie di intoppi al sistema, spesso frutto di logiche politiche poco attinenti al miglioramento dell’efficienza della raccolta; poi ci sono state anche situazioni poco chiare con mezzi spesso fuori uso, tanto che si va ventilando la possibilità che sia in corso un’indagine delle forze dell’ordine.

Sino ad arrivare ai giorni nostri: da oramai due anni ci sono difficoltà economiche per i due Comuni, accumunati dalla dichiarazione del dissesto finanziario. Questo ha comportato difficoltà nel pagamenti di discariche e piattaforme che spesso hanno chiuso i cancelli agli autocompattatori di Partinico e Borgetto, essendo siti privati, a cui si aggiunge anche la scarsezza del numero di questi stessi siti in tutta la Sicilia. Tutto assieme oggi ha portato all’attuale condizione di emergenza, che in realtà da tempo si registra nel comprensorio.

Nella cittadina partinicese ad esempio l’allarme è legato alla diossina, sprigionata dai sempre più frequenti incendi che si verificano a cumuli di rifiuti. Gli ultimi in via Enrico Fermi, quindi in pieno centro abitato, ed ancora nella più martoriata periferia tra le contrade Albachiara, Raccuglia e Bisaccia. “Noi proseguiamo sul solco del lavoro già intrapreso da quando mi sono insediato d’intesa con il comando di Polizia municipale – precisa il commissario straordinario del Comune partinicese Rosario Arena -. Controlli, multe, quindi repressione”.