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Partinico, dipendenti e precari del Comune in stato di agitazione: nodo stabilizzazione e contrattazione

Stabilizzazione dei precari a rischio nel Comune di Partinico? Secondo alcuni sindacati sì, non per l’apparato burocratico che è convinto del percorso avviato anche se effettivamente non ancora concluso. Intanto arriva l’annuncio dello stato di agitazione di tutto il personale in servizio al municipio.

L’allarme viene lanciato dalla segreteria provinciale del Csa di Palermo che sollecita all’amministrazione comunale e agli uffici l’immediata convocazione delle organizzazioni sindacali. “La definizione del percorso di stabilizzazione dei lavoratori precari – afferma il segretario provinciale della confederazione autonoma Gianluca Cannella – è messa a rischio concretamente in quanto mancano tutti gli atti propedeutici e si è approvata solo la dotazione organica. La procedura di stabilizzazione definita con il ‘decreto Madia’ potrà essere utilizzata fino al 2021 e non dopo, pertanto si chiede con immediatezza l’avvio del confronto con le organizzazioni sindacali per definire con le stabilizzazioni il ‘Piano triennale del fabbisogno 2020/2022’. Contestualmente si potranno affrontare anche altre tematiche fondamentali che riguardano tutto il personale, come la progressione verticale, e che hanno necessariamente bisogno di una molteplicità di atti e di una reale e ferrea volontà politica”.

Secondo il Csa è proprio questa volontà che sarebbe sino ad oggi mancata mentre il tempo continua a scorrere tanto che con Cgil e Uil è stato formalmente proclamato lo stato di agitazione: “Non c’è alcun rischio del genere – ci tiene a precisare il segretario generale del Comune, Lucio Guarino -. I sindacati saranno convocati a breve, di questo se ne sta occupando il settore agli Affari generali e Risorse umane”.

Sono in totale 186 i precari la cui stabilizzazione però rimane ancora in bilico perchè il municipio è in dissesto finanziario. L’amministrazione comunale sta programmando l’invio della documentazione al ministero dell’Interno per la verifica e l’approvazione del ‘Piano del fabbisogno’ e anche del piano di stabilizzazione ma non sembra esserci molto ottimismo specie per quest’ultimo aspetto.

Da contatti telefonici con il ministero stesso il Comune pare non abbia avuto rassicurazioni sulla stabilizzazione. Ma c’è anche un altro nodo da dover affrontare ed è quello della contrattazione decentrata relativa agli anni pregressi e all’anno in corso, fondamentale per sbloccare il salario accessorio degli anni pregressi che riguarda le liquidazioni di straordinari, reperibilità, turnazione, servizio notturno e festivo.

Situazione che porta anche ad altre conseguenze: “Non si potranno nominare posizioni organizzative in assenza di contrattazione decentrata che ne definisca i criteri di assegnazione degli obiettivi di risultato” aggiunge Cannella. “Gli uffici e il segretario generale stanno lavorando su questo fronte – assicura il commissario straordinario del Comune Rosario Arena -. Inutile negare che ci sono delle difficoltà legate alla situazione di dissesto finanziario”.