Cronaca

Terrasini, “gru abusiva” in un marmificio: condannato un ex dirigente del Comune

Condannato a un anno di reclusione, pena sospesa, l’ex dirigente del Comune di Terrasini A.C. con l’accusa di “falsità ideologica”. Ad emettere la sentenza la terza sezione del tribunale di Palermo che ha ravvisato questa violazione quando A.C. era in carica come Capo Area VI del municipio terrasinese.

La vicenda è collegata ad un marmificio e all’autorizzazione che all’epoca gli fu rilasciata dal dirigente per l’installazione nell’area antistante di “opere transitorie”, una gru a cavalletto su binari. Da una verifica documentale che successivamente fu fatta, anche sulla base della denuncia di alcuni residenti che lamentavano la pericolosità di questa gru, ci si sarebbe accorti dell’assenza di un nulla osta del Genio civile che invece all’epoca fu attestato come già rilasciato da A.C.

Altra contestazione il fatto che riguardo all’autorizzazione edilizia sempre per queste opere, il dirigente l’avrebbe rinnovata “nonostante quella originaria fosse stata annullata dal Tar”. A conclusione del dibattimento in tribunale A.C. è stato riconosciuto colpevole del reato di “falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in certificati o in autorizzazioni amministrative”.

Vicenda che risale al 2012 e che ancora adesso ha le sue ripercussioni. Infatti, proprio sulla scorta di questa sentenza, l’attuale Capo area e responsabile del Suap Fabio Tuttolomondo, su sollecitazione del segretario generale Cristofaro Ricupati, ha adottato un annullamento in autotutela di tale contestato provvedimento conclusivo di concessione di queste opere transitorie, disponendo entro 90 giorni il ripristino del luoghi.

I titolari del marmificio però hanno deciso di non arrendersi ed hanno presentato un ricorso al Tar contro questo atto adottato dal Suap, richiedendo una sospensiva cautelare in attesa di entrare poi nel merito.