Ambiente

Partinico, potatura-killer sugli alberi? Ambientalisti insorgono, polemica col Comune

Da via Parini a viale della Regione gli ultradecennali alberi sparsi nelle aiuole di marciapiedi e piazze sono stati letteralmente “decapitati”. Un taglio netto di tutte le fronde, resi spogli di rami e soprattutto delle loro foglie e di conseguenze del loro sgargiante colore verde. Un tocco forte di colore che nel centro urbano partinicese non c’è più a vista d’occhio. Sorte che è toccata a decine e decine di arbusti di varia specie e scatta puntuale l’indignazione di ambientalisti e non solo.

Era questa la giusta prassi per la potatura? L’impressione, che non ha nulla di tecnico ma si basa solo su personali sensazioni, è che la risposta sia “no”. Vicenda subito segnalata al Comune e che l’attuale commissario straordinario del Comune che ha poteri di sindaco e giunta, Rosario Arena, ha voluto prendere di petto. Preannuncia la costituzione di una commissione d’indagine interna per capire cosa sia successo.

Già convocati dirigente e staff di operai che alla prima audizione hanno assicurato che tutto è stato fatto con regolarità. Parole che però non convincono gli ambientalisti: “E’ stato distrutto uno spettacolare filare di ficus che doveva essere solo accorciato in altezza e pettinato” attacca Antonio Catalfio, del comitato per la salvaguardia Paterna-Zucco.

“Da giorni va avanti una barbara capitozzatura degli alberi – aggiunge Maria Teresa Noto, presidente di Legambiente -. Ho personalmente visto in viale della Regione 4 ficus capitozzati e gli altri, non sappiamo per quanto tempo ancora, a definire il viale. Un viale, è viale se ha le alberature”. Un rapporto difficile tra Partinico e il suo verde pubblico, almeno nell’ultimo decennio a questa parte.

Non è infatti la prima volta che scoppiano polemiche sul modo di potare gli alberi, per non parlare poi più in generale delle difficoltà a gestire i tantissimi polmoni verdi della città a fronte di una cronica carenza di operai addetti alla loro manutenzione. I polmoni verdi della città soffrono proprio della scarsissima manutenzione e ne sa qualcosa la storica villa “Regina Margherita” rimasta per lungo tempo chiusa perchè il proprio patrimonio arboreo va in pezzi.

Di operai addetti al verde pubblico se ne contano una decina, non tutti a tempo pieno. La conseguenza vuole che gli interventi avvengano con il contagocce considerando l’immenso patrimonio di verde pubblico pari a circa 150 mila metri quadrati da curare distribuiti, tra gli altri, in 5 ville, 2 parchi suburbani, 12 viali alberati e altre 7 piazzali, 13 aree di pertinenza scolastica a cui si aggiungono altre aree di diretta gestione, cimitero e ospedale.

“Ho già convocato la responsabile del Settore Manutenzioni e lo staff di tecnici-operai che hanno effettuato gli interventi – precisa – e mi è stato assicurato che tutto è stato fatto con criterio tenendo conto della sicurezza e del decoro della città. Ho chiesto una relazione scritta alla responsabile di Settore  e quella che mi è stata presentata, di poche righe, l’ho già rigettata. Ho chiesto delle integrazioni alle informazioni. Sulla scorta delle segnalazioni di Legambiente comunque effettuerò dei sopralluoghi con gli stessi ambientalisti. Ci sarà un’indagine interna che servirà a chiarire tutto con assoluta certezza”.