Curiosita'

Seggiolini anti-abbandono, va in tilt il sito per ottenere il bonus

Giovedì doveva essere il primo giorno utile per avere il contributo da 30 euro ma la piena applicazione della norma salva bebè ha subito un nuovo intoppo

E’ andato subito in tilt il sito per ottenere il bonus da 30 euro per l’acquisto del seggiolino anti-abbandono per i bimbi di età inferiore ai 4 anni. E così la legge che prevede l’obbligo in auto del seggiolino subisce un nuovo stop. Andando su www.bonuseggiolino.it, infatti, si sarebbe potuto ottenere il contributo, o il rimborso per chi ha già effettuato la spesa, ma il sito non risulta, al momento, ancora attivo.

Sito inaccessibile ai richiedenti – Il primo giorno buono doveva essere giovedì ma così non è stato. E il malfunzionamento del sito prosegue anche nella giornata di venerdì. E’ stato segnalato che giovedì pomeriggio il sito web era andato effettivamente online ma risultando accessibile solamente ai rivenditori intenzionati a registrare sulla piattaforma il proprio punto vendita nel quale sarà possibile effettuare l’acquisto. Non è stato possibile, invece, registrarsi per coloro che volevano richiedere il bonus.
La legge approvata dal Parlamento – La legge, nata per evitare le tragedie dei bambini dimenticati in auto, era stata approvata dal Parlamento con il voto di tutti i partiti politici ma renderla effettiva si sta rivelando un percorso a ostacoli, nonostante l’articolo 172 del Nuovo codice della strada sia diventato realtà a ottobre.
Il meccanismo anti-abbandono – I seggiolini anti-abbandono sono dotati di sensori, che si attivano quando il bimbo è seduto, collegati con il cellulare del conducente e che mandano un allarme quando la persona alla guida si allontana dall’auto. Questo meccanismo vuole porre fine al dramma dei piccoli che hanno perso la vita perché dimenticati all’interno della vettura: in Italia, negli ultimi dodici anni, casi simili sono successi una decina di volte.
Multe e sanzioni per i trasgressori – Con i seggiolini anti-abbandono bisogna mettersi in regola entro il 6 marzo: da quella data scatteranno le sanzioni con multe che vanno da 83 a 333 euro con l’aggiunta della sottrazione di 5 punti sulla patente. E se si commettono due infrazioni in due anni scatta il ritiro della patente. Secondo la normativa, i dispositivi non hanno bisogno di una specifica omologazione ma devono essere accompagnati da un certificato di conformità.