Cronaca

Partinico, processo Maniaci: solito “scudo” sulla Saguto, adesso chiamata come teste

L’ex giudice Silvana Saguto, radiata dalla magistratura dopo il rinvio a giudizio nel processo sul cosiddetto ‘cerchio magico’ della sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Palermo, è stata citata per il prossimo 17 marzo al processo al factotum di Telejato, Pino Maniaci, alla sbarra per estorsione nei confronti di amministratori di Partinico e Borgetto. A citare l’ex magistrato è stata la difesa di Maniaci, rappresentata dagli avvocati Antonio Ingroia e Bartolo Parrino. Richiesta accolta dal Tribunale.

“Ricordate le intercettazioni in cui Silvana Saguto sollecitava le indagini a mio carico? – commenta Maniaci alla fine dell’udienza secondo quanto riporta Adnkronos – Ebbene, dall’udienza di oggi è emerso un particolare degno di interesse: l’ex giudice si è recata alla caserma dei carabinieri di Partinico prima che fosse reso noto il caso Maniaci e proprio nel periodo in cui lei era sotto indagine”.

Sempre per il 17 marzo è stato citato anche il colonnello Rosolino Nasca, entrambi sono sotto processo a Caltanissetta. Lo stesso giorno è prevista anche l’udienza del processo a carico di Saguto e Nasca a Caltanissetta. Maniaci ha sempre sostenuto la tesi che in realtà il processo a suo carico sia stato montato ad arte contro di lui per le sue “inchieste contro la Saguto e il cerchio magico delle misure di Prevenzione”.

Tesi smontata sin da subito dalla Procura stessa che pubblicamente garantì che in realtà i riflettori degli inquirenti sulle Misure di prevenzione si accesero ben prima che il factotum dell’emittente televisiva di Partinico facesse i suoi servizi giornalistici. In realtà l’eco della notizia lo diedero senza dubbio per primi “Le Iene”, la nostra trasmissione di inchiesta di Mediaset, ripresa poi dalle altre varie testate nazionali.

Qui comunque c’è da fare una riflessione chiara: anche se la Saguto ha indebitamente provato a fare delle ingerenze nell’ambito dell’operazione che riguardava Maniaci (a parlare sono le intercettazioni in cui per l’appunto l’ex magistrato chiede a che punto sono le indagini, ndr), cosa c’entra comunque con le accuse di estorsioni agli amministratori? Accuse oltretutto in parte anche confermate ad esempio dall’ex sindaco di Borgetto Gioacchino De Luca, tra le presunte vittime di Maniaci.

Ha invece dato l’impressione di voler aggiustare il tiro in tal senso l’ex sindaco di Partinico Salvo Lo Biundo, il quale in aula ha detto molti “non ricordo” mentre agli inquirenti nell’immediatezza delle indagini ha assunto un tono accusatorio nei confronti di Maniaci. Ha totalmente smentito tutto invece l’ex assessore di Borgetto Gioacchino Polizzi, altra presunta vittima di estorsione: mentre nelle intercettazioni telefoniche ammetteva con rabbia che Maniaci gli avrebbe estorto soldi, ad investigatori e poi in aula ha categoricamente smentito.

Da vedere poi sulla base delle evidenze investigative quale tesi prevarrà. In questo stesso processo il titolare di Telejato è anche accusato di diffamazione nei confronti di politici e vari altri soggetti, “vittime” allo stesso modo della “potenza mediatica” che era convinto di avere Maniaci, il quale senza mezzi termini nelle intercettazioni rivendicava con l’obiettivo spesso di voler “distruggere” quelli che riteneva a vario titolo suoi nemici.