Sanita'

Partinico, proteste ospedale di infermieri e medici: i sindacati contro “nota punitiva” dell’Asp

“Con il personale sanitario dell’ospedale di Partinico serve il dialogo e il confronto, no i diktat. Non si può richiedere a direttori di strutture complesse, professionisti, medici infermieri e Oss di scavare la trincea se gli stessi sono convinti che quella sarà la loro fossa”. Lo scrive la Fials Palermo che chiede “il ritiro della nota dell’Asp ritenuta punitiva contro i lavoratori che hanno manifestato, al fine di ristabilire un dialogo democratico e di confronto, utile primariamente ai cittadini per ricevere assistenza attraverso il lavoro del personale Sanitario Medico da svolgere convintamente ed in serenità”.

In una nota infatti i vertici dell’Asp hanno chiesto ai direttori di struttura di segnalare i dipendenti che hanno protestato e di valutare addirittura la possibilità di rimuovere il personale che dovesse risultare ostative agli ordini.

“I lavoratori sanitari del Civico di Partinico – dice Enzo Munafò, segretario provinciale della Fials-Confsal Palermo – siamo certi, sono pronti a compiere il proprio dovere, un attimo dopo avere ottenuto disposizioni e regolamenti circa l’accesso dei malati Covid positivi, l’accesso dei malati Covid negativi, individuando le attività da svolgere da parte del personale sanitario all’interno dei due percorsi definiti, spogliatoi per la vestizione con il pulito e svestizione per lo sporco garantendo le distanze minime di sicurezza per evitare il contagio, dispositivi di protezione individuali quali guanti, camici, mascherine FFp3 o FFp2 e caschi protettivi per il trattamento di utenti contagiati dal COVID-19, contenitori per biancheria sporca. Queste sono le richieste che hanno animato gli operatori che hanno sentito forte il bisogno di sicurezza, ma a tutto questo, nessuna risposta certa, nessuna disposizione scritta oltre alle parole, che desse certezza che recandosi in trincea avrebbero avuto garantito il diritto alla salute da Lavoratori, bensì toni quasi di sfida per indurre i lavoratori a lavorare alle condizioni imposte, quasi come Maria Antonietta quando disse: “il popolo chiede il pane, dategli le brioches”.