Cronaca

Partinico, doping nelle palestre: revocati domiciliari anche a Cesare Monte

Torna libero anche l’ultimo dei 4 arrestati nell’ambito dell’operazione “Baronessa di Carini” per il doping nelle palestre di Partinico e Cinisi. Il tribunale delle libertà ha revocato i domiciliari al partinicese Cesare Monte, 28 anni: così come per gli altri che erano stati liberati qualche giorno fa, non ci sarebbero “i gravi indizi di colpevolezza”.

Il provvedimento è stato emesso dal gip Marco Gaeta su istanza del legale di Monte, l’avvocato del foro di Roma Salvatore Causarano. Inizialmente il 28enne, difeso da un altro legale, non aveva presentato istanze di riesame come invece avevano fatto gli altri tre indagati un paio di settimane fa. Appena subentrato Causarano, che già difende l’altro partinicese Gaspare Aiello, 32 anni, uno degli altri tre a cui furono revocati i domiciliari, ha subito presentato istanza al tribunale del Riesame:

“Ho chiesto – afferma – di estendere il beneficio della revoca degli arresti domiciliari concesso agli altri tre indagati ed il gip ha accolto”. Di fatto, in questo modo, è stata assunta la stessa motivazione che ha riguardato anche gli altri indagati a cui è stata revocata la misura restrittiva. Monte e Aiello, legati ad una palestra di Partinico, finirono ai domiciliari insieme a Francesco Di Rosalia e Filippo Masucci, questi ultimi due di Cinisi e collegati ad una palestra di questo paese.

La mancanza di gravi indizi riguarda l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico e commercio di sostanze dopanti, formulata sulla base di un’indagine dei Nas di Palermo che ha ipotizzato un giro di farmaci anabolizzanti nelle due palestre per alterare le prestazioni in attività sportive e per scopo di lucro. Secondo i legali dei 4 principali indagati non ci sarebbe stato alcun accordo o programma criminoso, confermato dal fatto che da successive perquisizioni non fu mai trovato un ipotetico deposito di sostanze dopanti.