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San Cipirello, farmaci salvavita negati in emergenza coronavirus: una storia (pericolosa) a lieto fine

Storia a lieto fine per un uomo di San Cipirello che ha rischiato, a causa della burocrazia, di vedersi negati i farmaci salvavita. Tutto questo nonostante l’Asp di Palermo, e i medici dell’ospedale di Partinico, da tempo avessero trovato la soluzione che però è stata negata in un primo momento dalle farmacie.

A sbloccare tutto l’intervento di Giovanni Pantaleo, ex assessore del Comune di Partinico e oggi presidente dell’Oass “Croce Giovannea” di Trapani, organizzazione di opere di assistenza, soccorso e solidarietà. E’ stato lui che, venendo a conoscenza della storia ha messo in contatto il protagonista di questo disservizio con il servizio farmaceutico dell’ospedale di Partinico e successivamente con una farmacia di Balestrate che ha risolto ogni tipo di inghippo.

Ma andiamo con ordine. Tutto nasce dall’esplosione di questa emergenza del diffondersi del coronavirus che ha portato alla necessità di convertire l’ospedale di Partinico, che assisteva questa persona reduce da un intervento per un carcinoma riscontrato alla prostata, in struttura esclusivamente dedicata ai casi di pazienti affetti da coronavirus. Di conseguenza è stato chiuso il reparto di Urologia che per l’appunto si occupava di quest’uomo, con continuo monitoraggio attraverso visite ambulatoriali e la sottoscrizione di piani terapeutici.

Ed è proprio da qui che nasce l’inghippo. Il piano terapeutico, sempre sottoscritto dallo specialista, scade a gennaio ed è necessario per poter avere i farmaci tra cui l’indispensabile dosaggio di Leuprolerina Acetato. C’è una chiara indicazione dell’Asp che, proprio a causa della chiusura del reparto e dell’impossibilità dello specialista di sottoscrivere il piano terapeutico, chiarisce la possibilità in deroga di firma al medico di medicina generale. E così viene fatto dal paziente che però trova il diniego delle farmacie a cui si è rivolto tra San Cipirello, San Giuseppe Jato e Partinico.

“Tutte hanno rigettato il piano terapeutico – racconta Gaetano Tortorici, il figlio dell’uomo sottoposto all’intervento – in quanto a loro dire i piani terapeutici scaduti possono essere rinnovati solo ed esclusivamente dallo specialista. Alcuni fanno capo a scelte dettate dal sindacato dei farmacisti che informano che non possono consegnare il farmaco perchè il piano scaduto non è valido se rinnovato dal medico di medicina generale. Altri, sembrerebbe, da informazioni dirette che ho avuto con i medesimi farmacisti,  che a rigettare l’istanza per i farmaci è Palermo. A nulla comunque sono valsi i vari tentativi di spiegare loro che ci sono direttive e indirizzi ben precisi dell’Asp”.

Storia che viene alla ribalta attraverso i social grazie alla nostra testata che pubblica la lettera d’aiuto di Tortorici e di cui viene a conoscenza Giovanni Pantaleo dell’Oass “Croce Giovannea”, il quale si mette subito in contatto la farmacia dell’ospedale di Partinico. Il nosocomio a questo punto contatta la farmacia D’Arrigo di Balestrate che dà il suo assenso alla procedura:

“In giornata stessa a me vengono consegnati i farmaci – racconta Tortorici – e finalmente posso dire conclusa una vicenda tristissima che ha visto, fortunatamente, protagonista un padre che ha un figlio che sa e può districarsi tra la fitta rete di chiaro scuro che si viene a creare quando ci sono troppe disinformazioni”. Una vicenda che questa famiglia ha voluto raccontare perchè è venuta a sapere che altre persone nelle stesse condizioni nel territorio stanno soffrendo lo stesso problema:

“Segnalazioni come questa, che non vuole essere una condanna ma uno sprono, – conclude la lettera di Tortorici – possano servire a creare strumenti migliori nella gestione dei vari servizi, nonché attivare tutte le procedure atte a ridurre al minimo il disagio per i pazienti. Inoltre chiedo a chi di dovere d’intervenire affinché possa riaprire l’ambulatorio di Urologia giacché, credetemi, ci sono tantissime persone che hanno necessità di ricevere risposte tempestive per le loro patologie. Voglio ringraziare infinitamente Giovanni Pantaleo per l’aiuto, la vicinanza e il supporto che mi ha dato per portare avanti questa ‘breve’ battaglia”.